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Top Chef Italia 2017, pronti a partire: tre i concorrenti dalla Lombardia - Cronaca

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Milano, 27 agosto 2017 - Tutto pronto per Top Chef Italia 2017, la nuova edizione del cooking show trasmesso su Nove. Dopo la prima stagione, che ha sancito la vittoria dello chef Matteo Fronduti, il programma tv culinario prodotto da Magnolia, torna ad  con dieci puntate trasmesse in prima serata.  In giuria sono stati confermati i giudici stellati presenti nella prima edizione del talent show: Annie Feolde, madrina del gruppo e padrona di casa dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze e che nel 2015 ha valutato i concorrenti di Masterchef 5 Italia; Giuliano Baldessari, definito l’enfant terrible dell’alta cucina italiana e Mauro Colagreco, chef italo-argentino.   E i concorrenti? Ben 16 partecipanti: Andrea Astolfi, Luca Natalini, Bonetta Dell'Oglio, Cinzia Fumagalli, Victoire Gouloubi, Fabiana Scarica, Federica Atzeri, Massimo Biale, Andrea Fugnanesi, Majda Nabaoui, Cristian Orsini, matteo Puccio, marco Failla, Michele Elia, Francesco germani e Giuseppe cannillo. Tra loro due lombardi d'origine e uno d'adozione. 

 La lecchese Cinzia Fumagalli. Esplosiva e dal carattere deciso, è una donna per cui nulla è impossibile. Fin da giovane si è costruita la sua strada in cucina da sola: una lunga carriera fatta di successi, ma anche di molti momenti difficili, nei quali si è dovuta scontrare con il mondo maschile, difendendo sempre i diritti delle donne. Ha fatto parte della Federazione Italiana Cuochi, dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani ed è stata insegnante in una scuola alberghiera. In futuro le piacerebbe aprire un suo ristorante molto particolare dove il menu cambierebbe ogni giorno a seconda del suo umore.

Francesco Germani arriva da Milano. Laureato in scienze motorie, ha sempre affiancato agli studi il lavoro nei diversi ristoranti di famiglia dove è nata la sua passione per la cucina. Dopo la morte del padre ha deciso di aprire il suo ristorante “La maniera di Carlo”, dedicandolo al genitore scomparso, ma creandolo a sua immagine e somiglianza. Detesta la standardizzazione e definisce la propria cucina (di cui dice “il punto forte sono io”) fresca, colorata e naturale. Ha lavorato con Pietro Leemann al Joia di Milano e con lo chef pluristellato Enrico Bartolini.

Giuseppe Cannillo dalla Puglia ad Arese. Una serie di sfortune nella sua vita hanno culminato nel fallimento del suo ristorante nel quale credeva molto, ma la forza di rialzarsi è riuscito comunque a trovarla ancora una volta nella sua più grande passione: “La cucina è la mia luce in fondo al tunnel”, ha affermato. Dalla Puglia si è trasferito ad Arese, si è rimboccato le maniche e ha deciso di riprendere in mano la sua vita cominciando a fare due lavori. Non ha paura di mettersi in gioco e di rischiare per seguire i propri sogni.

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