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Lo Zumbabwe distrutto dal presidente Mugabe ( l’Oms lo nomina ambasciatore

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Robert Mugabe, l’anziano presidente-dittatore dello Zimbabwe, è stato nominato «ambasciatore di buona volontà» dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per le malattie croniche non trasmissibili come il diabete, il cancro, l’ictus e le malattie cardiache. All’annuncio fatto dal direttore generale dell’Oms, l’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, in molti hanno pensato a uno scherzo di cattivo gusto. Dopo il primo momento di sbigottimento, però, sono cominciate a piovere le proteste perché Mugabe, 93 anni di cui 37 passati al governo, ha praticamente distrutto la sanità e l’economia dello Zimbabwe che vanta il triste primato mondiale di mortalità infantile e l’aspettativa di vita più bassa al mondo.

I primi a dissociarsi sono stati i britannici e gli americani. Un portavoce di Downing Street ha definito la scelta «sorprendente e ingannevole». Mentre il Dipartimento di Stato americano ha parlato di «una nomina che contraddice gli ideali delle Nazioni Unite di rispetto per i diritti umani e la dignità». Altrettanto indignate le organizzazioni umanitarie. «Vista la scioccante storia di Mugabe per i diritti umani, definirlo un ambasciatore di buona volontà per qualcosa mette in imbarazzo l’Oms e il dottor Tedros», ha scritto su Twitter il vice direttore esecutivo per i programmi di Human Rights Watch (Hrw), Iain Levine. «L’idea che l’Onu debba definire questo Paese un grande sostenitore della salute è semplicemente disgustosa», ha detto Hillel Neuer, direttore esecutivo del gruppo Un Watch con base a Ginevra. Eppure il direttore generale dell’Oms si è dichiarato convinto che Mugabe potrà usare il suo ruolo «per influenzare i suoi pari nella regione». E ha descritto lo Zimbabwe come un «Paese che mette la salute dei cittadini al primo posto».

Stando ai dati pubblicati negli ultimi anni non è proprio così. Nel Paese gli ospedali mancano di medicine e attrezzature, il personale medico è regolarmente lasciato senza stipendio. Lo stesso presidente si è recato tre volte a Singapore per ricevere cure mediche quest’anno. La situazione, tra l’altro non fa che peggiorare: rispetto ai primi anni ’90 la mortalità infantile è aumentata del 50% e colpisce 81 nati su 1.000 come anche la speranza di vita che era di 60 anni all’inizio del 2000 e ora è di 43. Questo spaventoso calo è dovuto anche alla diffusione dell’Aids, che negli ultimi tempi si è fatta massiccia: un terzo della popolazione ne è colpita, il quarto più alto tasso di diffusione del mondo. Anche la malaria è sempre più presente e il rischio di epidemie è alto, visto il peggioramento delle condizioni igieniche e sanitarie. Per ragioni economiche il governo ha anche eliminato le vaccinazioni. Il presidente è accusato in Occidente di avere distrutto l’economia del Paese e nel 2004 è stato dichiarato «persona non grata» in Europa e negli Stati Uniti. Amnesty International lo ha a più riprese accusato di pianificare deliberatamente la violazione dei diritti umani, mentre nel 2008 Human Rights Watch parlava di «terrore organizzato e torture contro gli attivisti dell’opposizione e di comuni cittadini».

Ma è probabile che l’Oms ci ripensi come ha fatto l’Onu, lo scorso dicembre, con Wonder Woman, nominata ambasciatrice onoraria per le Nazioni Unite e poi rimossa a causa delle proteste di chi pensava che per promuovere i diritti delle donne non servisse l’eroina di un fumetto. Il direttore generale Tedros Ghebreyesus, ieri, ha scritto in un tweet: «Ho ascoltato le vostre preoccupazioni. Farò una comunicazione il prima possibile».

21 ottobre 2017 (modifica il 21 ottobre 2017 | 22:24)

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