Pd, l’ex modella Manfuso rinuncia alla candidatura nel Lazio: «Non sfido il mio ex»
«Non sfido il padre di mia figlia». Ha detto no alla candidatura nel Lazio per non trovarsi contro il suo ex compagno. Sara Manfuso, ex modella, renziana, alla guida di un’associazione per i diritti delle donne, era stata scelta come capolista nel collegio Lazio 2 per la coalizione di centrosinistra. Dove però avrebbe dovuto sfidare il suo ex, Alfredo D’Attorre, di Liberi e Uguali.
«Rinuncio per rispetto per il padre di mia figlia»
«Preferisco rinunciare - ha invece detto - per il rispetto che nutro nei confronti del padre di mia figlia (i due hanno una bambina che oggi ha 5 anni), che non merita, come me, la strumentalizzazione della competizione da un certo inevitabile para-giornalismo. Onorata della proposta che mi è stata rivolta, ma orgogliosa della decisione assunta».
La rottura
Trentadue anni, ex modella, aveva annunciato nell’ottobre scorso la fine della sua relazione con il deputato, definita una «decisione condivisa». «I nostri rapporti sono molto sereni» aveva detto Sara a «Un giorno da Pecora». Nessuna divergenza politica alla base della rottura, aveva spiegato. Diversa la versione di D’Attorre che aveva spiegato: «Il fatto che la mia compagna stia con Renzi, nonostante non sia mai stata di sinistra, è piuttosto indicativo di cosa rappresenti oggi il Pd».
28 gennaio 2018 (modifica il 28 gennaio 2018 | 21:30)
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