«Lede i diritti delle donne»
Genova - È stata approvata quest'oggi a Palazzo Tursi la mozione che prevede il divieto di ingresso in luoghi pubblici comunali a persone con il volto coperto. «Sono molto in linea con la mozione presentata perché trovo di una violenza incredibile far andare in giro donne, il cui volto - esclusi gli occhi - è completamente coperto» afferma Stefano Garassino.
«Siamo in un paese democratico, quindi una violenza del genere non dev'essere tollerata ed accettata in un paese civile. I mali vanno risolti alla radice» chiarisce l'assessore alla Sicurezza del Comune di Genova.
«Quindi occorre impedire agli uomini di impedire a queste donne di andare in giro con il volto scoperto. Se non ti sta bene, il mondo è grande e possono andare benissimo in altri paesi dove il burqa è di legge».
Garassino che, fra le altre cose, ha intenzione di avanzare una precisa richiesta al Ministro degli Interni. «È una legge incompleta che omette tutta la partita del volto coperto per motivi religiosi. Tanto è vero che la cassazione ha dato risalto a questo aspetto, ossia dell'impossibilità di obbligare una persona a non indossarlo. Proprio perché nella legge non è previsto. Si può chiedere i documenti a una persona a viso coperto per motivi religiosi, e quindi di fatto farla entrare dopo aver visto i documenti. Noi vogliamo impedire in Italia questo uso disdicevole che lede i diritti delle donne possa diventare legge. Quindi scriverò al Ministro degli Interni chiedendo di ampliare questa legge, mettendo il divieto di burqa come hanno fatto in molti altri paesi europei».