alla Casa delle Donne di Ravenna si prepara l’8 marzo
Sarà anche quest’anno uno sciopero globale e femminista il fulcro delle iniziative pensate dalla Rete Non Una di Meno nazionale (NUDM) per le celebrazioni dell’8 marzo, giornata internazionale della donna. Una giornata che, come è emerso con chiarezza nella riunione organizzativa di ieri sera, mercoledì 7 febbraio, alla Casa delle Donne di Ravenna, che fa seguito alla riunione nazionale di sabato 3 febbraio a Milano, non va intesa come una “festa”, né un punto di arrivo o di partenza, ma come una tappa nel percorso di lotte per i diritti delle donne.
Sciopero che quest’anno, almeno nella sua declinazione più tradizionale, cioè come sciopero lavorativo, dovrà vedersela anche con le elezioni: una disposizione della commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero prevede infatti la “franchigia”, che impedisce ad alcuni settori (per esempio quello del pubblico, dei ministeri, ecc…, molto rappresentativo), di indire giornate di sciopero negli 8 giorni che circondano le giornate di voto.
Nonostante le richieste avanzate dalla Rete nazionale NUDM a tutti i sindacati perché indicano comunque lo sciopero, ad ora l’appello è stato raccolto solo da un paio di sigle minori (i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil anche l’anno scorso non appoggiarono la campagna) e la strada è tutta in salita, anche se questo non sarà l’unico modo in cui si potrà manifestare la propria adesione alla giornata.
Per rendere infatti lo sciopero più inclusivo possibile, raggiungendo anche tutte le donne che non lavorano, si dedicano a badare bambini, anziani, malati, sono migranti alle prese con le difficoltà dei permessi di soggiorno e così via, si tratterà di un’astensione da tutte le attività che prefigurano una situazione di possibile sfruttamento della figura femminile: sciopero produttivo dunque, ma anche riproduttivo e dalle attività di cura: le donne per un giorno sono chiamate ad incrociare le braccia tout court, per ricordare il loro valore e l’importanza delle lotte per i propri diritti.
E a ben guardare i contenuti delle azioni pensate per l’8 marzo, si capisce che quella della rete NUDM è una lotta con dietro una complessità elevata: non si tratta sic et simpliciter di ribadire un NO chiaro e tondo (che comunque è ben fermo) alla violenza sulle donne, quanto un vero e proprio tentativo di sovvertire, a livello globale perché la rete è diffusa in tutto il mondo, la “dimensione onnipervasiva del patriarcato”, sottolineando al contempo “la transnazionalità delle forme di lotta e resistenza”.
Per quanto riguarda le azioni che saranno organizzate a Ravenna, da qui alla data fatidica si stanno elaborando idee e progetti, alcuni di respiro ben più ampio del “semplice” 8 marzo, ma sembra chiaro che si identificherà un simbolo, forse un colore come lo scorso anno, per dar modo a tutte e tutti coloro che vorranno condividere lo spirito della giornata di avere un modo immediato e di semplice adozione per partecipare. Sabato 10 febbraio è in programma inoltre una riunione regionale a Bologna, di tutti i comitati NUDM emiliano romagnoli.
Le socie della Casa delle Donne sono apertissime alla collaborazione di tutta la città alla progettazione degli eventi. Chi fosse interessato può contattarle allo 0544 461934 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – su facebook: https://www.facebook.com/pg/lacasadelledonneravenna/about/?ref=page_internal
I contenuti del Piano Femminista contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere, elaborato dalla rete Non Una Di Meno
Claudia Folli