«La morte di Anna Eduige è stata un femminicidio» - Cronaca
PORTO SANTO STEFANOQuattordici anni di condanna per Alberto Novembri. È questo il verdetto del giudice nel processo per omicidio volontario nel quale era imputato il settantunenne che ha ucciso la moglie, Anna Eduige Costanzo. «Un omicidio che ha una connotazione precisa - dicono le donne del Centro Antiviolenza e dell’associazione Olympia De Gouges - Quando leggiamo queste notizie ci sentiamo offesi e increduli. Nonostante da anni i Centri antiviolenza e le associazioni di donne siano impegnate in prima linea per contrastare il fenomeno e nonostante il Governo stia investendo cifre importanti sulla violenza di genere, di fatto non cambia nulla».. Novembri uccise la moglie strangolandola con il filo di un computer, al culmine di una lite. E per l’associazione che da sempre si batte contro la violenza di genere, quell’omicidio aveva tutte le caratteristiche del femminicidio. «Ricordiamoci che la moglie era morta a casa strangolata da quell’uomo che i giornalisti ci vogliono far apparire come “vittima delle circostanze” - dicono - Non confondiamo le cose: la vittima è Anna Eduige, non Alberto. Le vittime sono le donne uccise, non gli uomini che sopravvivono loro». Serve quindi, per l’associazione, una presa di posizione netta. «Ancora una considerazione su quanto viene deliberato nei Tribunali. Perché le giudici e i giudici non hanno il coraggio di schierarsi a 360° dalla parte delle vittime di femminicidio, dando pene esemplari, veicolando il messaggio che in Italia nessuno sta dalla parte degli assassini? - aggiungono - Ma, come persone molto autorevoli hanno detto, compresi alcuni giudici stessi, i Tribunali in Italia non sono dalla parte delle donne. Purtroppo lo sperimentano quotidianamente le avvocate dei Centri Antiviolenza e le vittime di violenza. L’associazione Olympia De Gouges si stringe intorno alla famiglia Costanzo con grande solidarietà, continuando il proprio impegno nella difesa dei diritti delle donne».