Stampa

Chi è Cristina Cattafesta, l'italiana fermata in Turchia

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Cristina Cattafesta, l'italiana bloccata il 24 giugno durante un controllo di polizia nella provincia di Batman, nel Kurdistan turco, secondo quanto riporta l'Ansa sarebbe ancora in stato di fermo e rischierebbe un'accusa di propaganda a favore del Pkk curdo dove si trovava per svolgere attività di osservazione elettorale per l'Hdp, il Partito Democratico dei Popoli che unisce forze filo-curde e forze di sinistra della Turchia.

COSA SAPPIAMO DI CRISTINA CATTAFESTA. Attivista italiana per i diritti delle donne, si trovava nella regione sudorientale del Paese per svolgere attività di osservazione elettorale su invito proprio dell’Hdp. Era insieme ad altri italiani giunti in Turchia in delegazione, tra cui l’avvocata Simonetta Cresci. Nei suoi confronti non risulta formalizzata alcuna contestazione, ma secondo fonti locali le autorità stanno indagando su materiale trovato sul suo computer. Le autorità italiane seguono il caso.

COSA DICE LA FARNESINA. Il ministero degli Esteri in una nota ufficiale rende noto che «L'ambasciata italiana ad Ankara, in stretto raccordo con la Farnesina e le autorità locali, segue con massima attenzione il suo caso per prestare ogni possibile assistenza».

COME SONO ANDATE LE ELEZIONI. Nelle stesse elezioni Erdogan ha ottenuto il 52,55%, pari a oltre 26 milioni di voti. L'Ysk conferma anche i risultati delle elezioni legislative, indicando che 5 partiti avranno seggi in Parlamento: l'Akp di Erdogan e i nazionalisti dell'Mhp, che in coalizione hanno la maggioranza assoluta, i socialdemocratici del Chp e il Buon partito di centro-destra, che si presentavano uniti in un'alleanza elettorale, e i filo-curdi dell'Hdp

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna