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Caso Buscemi, l'assessore querela la Casa della Donna di Pisa per stalking

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

"Sono come i nazisti e per questo bisogna fare di tutto per fermarle". Con queste parole l'assessore alla Cultura di Pisa e attore, Andrea Buscemi, da settimane al centro di una bufera mediatica per la sua nomina nella giunta di centrodestra in quota Lega, annuncia una querela contro la Casa della Donna e contro chi ha promosso la petizione online che chiede le sue dimissioni. "Ho deciso di querelare per stalking la presidente della Casa della Donna di Pisa, Carla Pochini, e la promotrice della petizione Elisabetta Vanni - spiega - La loro è una persecuzione, costruita su un pregiudizio". Buscemi ha ricordato che la Casa della Donna fin dal 2013, anno in cui cominciò il suo processo dopo una querela per stalking della ex fidanzata, "ha iniziato la sua guerra ideologica contro di me su presupposti falsi e con affermazioni false, visto che in primo grado e dopo un'istruttoria di tre anni sono stato assolto e in appello sono stato prosciolto perché il reato è prescritto, quindi chi dice che sono stato condannato mistifica la realtà". L'avvocata di Buscemi, Rubina Colombini, precisa: "Parliamo di una serie di condotte che configurano diverse ipotesi di reato, dalla diffamazione, alla molestia fino agli atti persecutori". Ma non basta, Buscemi ha anche annunciato di aver scritto direttamente al presidente della Repubblica: "Ho recapitato una lettera a Sergio Mattarella per esporgli la situazione. Sono costretto a vivere a Viareggio, perché a Pisa ho paura di essere aggredito, sui social qualcuno mi ha anche minacciato di morte".imagein riproduzione....
Tra i firmatari della petizione online che ha raccolto quasi 36mila adesioni ci sono diversi esponenti del centrosinistra, come l'ex ministra della Pubblica istruzione, Valeria Fedeli, e la consigliera regionale del Pd, Alessandra Nardini, che al pari degli altri firmatari ritengono che Buscemi non possa, per la sua vicenda personale, rivestire cariche pubbliche. Intanto domani pomeriggio, martedì 17 luglio, in occasione della seduta di insediamento del nuovo consiglio comunale, la Casa della Donna ha organizzato un presidio proprio davanti al Comune per chiedere le dimissioni di Buscemi o la revoca del mandato da parte del sindaco Michele Conti: "Io sarò regolarmente al mio posto - ha sottolineato Buscemi - perché non mi faccio intimidire da queste persone, che con il loro atteggiamento mettono in pericolo la stessa vita democratica cittadina". Inoltre, l'attore-assessore nella lettera al Capo dello Stato scrive: "La mia compagna piange tutti i giorni e dopo tanti anni di incondizionato appoggio, in questa vicenda, a seguito della recrudescenza dell'insensato attacco della Casa della Donna pisana sta avendo un crollo psicofisico", e "recentemente si è affidata alle cure di uno specialista". Sui social network, ha concluso l'attore-assessore, "compaiono contro di me e la mia compagna chiare minacce di morte: 'a Buscemi bisognerebbe sparare', 'Va abbattuto' e riferendosi alla mia fidanzata hanno scritto 'attenta, farai la fine di Claretta Petacci".
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Sulla vicenda è intervenuta anche Towanda dem, l'associazione di donne democratiche impegnate nella ricostruzione del centrosinistra, rivolgendo un appello al sindaco Michele Conti affinché ritiri la delega: "Conti presentando la sua giunta ha tenuto a precisare di avere voluto rispettare le quote di genere. Atto, sebbene dovuto, non scontato e dunque apprezzabile, ma svuotato di ogni significato qualora un assessore condannato a risarcimento per reati di stalking rimanesse in giunta. Non si può, per equilibri di coalizione e di partito, danneggiare la credibilità della città a partire da quella del suo primo cittadino". Il sindaco sembra comunque andare dritto per la propria strada visto che non ha inserito nell'ordine del giorno del consiglio comunale di domani la mozione di sfiducia presentata dalla sinistra. Lo denunciano in una nota Una città in comune, Prc e Pisa Possibile: "E' una scelta politica gravissima e senza precedenti, in contrasto anche con quanto previsto dal regolamento del consiglio comunale. Si tratta di un attacco pesantissimo ai diritti delle minoranze e più in generale di ogni consigliere comunale, per di più se si considera il fatto che la mozione riguarda un membro della sua giunta e un tema come quello della violenza sulle donne".

"Su Andrea Buscemi non abbiamo mai detto nulla di più di quanto è agli atti e riportato nella sentenza del tribunale di Firenze che, ribadiamo, lo ha riconosciuto colpevole del reato di stalking ma non lo ha potuto condannare perché al tempo il reato non esisteva e perché intervenuta nel frattempo la prescrizione - è la replica di Carla Pochini, presidente della Casa della Donna - Quella sentenza è definitiva e noi non ci stancheremo mai di chiedere le dimissioni di Buscemi, un uomo che non può in alcun modo rappresentare le cittadine e i cittadini pisani e tanto meno la cultura della nostra città. Ci vediamo domani in piazza!". Quanto alla notizia della querela la presidente aggiunge: "Può solo farci sorridere e altro non è che un'ulteriore ammissione di colpa" di un uomo che, "condannato a risarcire la sua ex compagna, decide di ricorrere in Cassazione al solo scopo di ritardare il processo in sede civile ed evitare il pagamento del risarcimento". 

Argomenti:
Pisa
assessore alla cultura
Andrea Buscemi
Casa della Donna
Protagonisti:
andrea buscemi

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