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Diciotti, fine dell'odissea: sbarcano tutti i migranti. Indagato Matteo Salvini: E' una vergogna - Pagina Nazionale

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Catania, via libera per i migranti della Diciotti: scendono i 137 rimasti a bordo Finisce lo stallo della Diciotti, la nave della Guardia costiera ferma al porto di Catania da lunedì. Sono scesi a terra i 137 migranti rimasti a bordo. di Giorgio Ruta

Sbarcano i migranti dalla Diciotti. E' terminata intorno alla mezzanotte, tra sabato 25 e domenica 26 agosto, l'odissea dei migranti della Diciotti. A cinque giorni dall'attracco al porto di Catania, sono sbarcati i 137 migranti a bordo della nave. Dopo l'identificazione, il trasferimento nell'hot-spot di Messina in attesa della distribuzione tra Chiesa Italiana, un centinaio, Albania e Irlanda, una ventina ciascuno.

Catania, 12 migranti scendono dalla Diciotti: cinque donne si rifiutano di sbarcare Sono sbarcati 12 migranti dalla nave Diciotti, da lunedì al porto di Catania. Cinque donne si sono rifiutate di scendere per non abbandonare i loro compagni. Lo sbarco è stato reso necessario dalle condizioni sanitarie dei migranti Video di Giorgio Ruta

Nella serata di sabato 25 agosto erano sbarcati 12 dei 17 migranti che avrebbero dovuto lasciare la nave Diciotti per emergenze mediche. Quattro donne, infatti, si erano rifiutate di scendere per restare con i familiari. I primi a lasciare la nave Diciotti sono stati tre uomini, seguiti da una donna. Tutti 'fotosegnalati', uno per uno, come previsto, poi fatti salire su ambulanze e mezzi della Croce rossa italiana sul molo di Levante e diretti all'ospedale Garibaldi di Catania.

Diciotti, il procuratore Patronaggio: "Sulla nave casi di scabbia e criticità di diritto" "Io verifico la situazione fisica e giuridica di chi sta a bordo. Al momento è sotto controllo ma critica. Ci sono casi di scabbia e ci sono delle criticità di diritto. Ho fatto un'attività istruttoria secretata col capitano della nave Diciotti e posso dire che la Guardia costiera sta operando con molta professionalità". Così il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio. Intervista di Valentina Vecellio, Radio Capital

I migranti in precarie condizioni di saluti erano affetti da scabbia, oltre che soffrire di malattie respiratorie infettive, come la polmonite o la tubercolosi, e di infezione urinaria. Undici delle donne a bordo della Diciotti sono state violentate in Libia. I medici hanno accertato i segni delle violenze subite nei centri dei trafficanti umani e disposto anche per loro il ricovero delle vittime nel'ospedale Garibaldi di Catania.

Diciotti, Salvini: ''Caso gestito in modo illegale o inumano? Avevamo un problema da risolvere'' A margine della Festa della Lega di Pinzolo (Trento), Matteo Salvini ha parlato del caso della Diciotti e della sua iscrizione al registro degli indagati: "Non vedo l’ora che mi sentano i magistrati, così spiegherò le mie ragioni". Alla domanda se secondo lui il caso sia stato gestito in modo legale e umano il ministro dell’Interno ha risposto così: "Avevamo un problema da risolvere, io continuo a lavorare tranquillamente" di Alessandro Camagni

Indagato il ministro Salvini. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini è indagato per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio, nell'ambito dell'inchiesta sul caso "Diciotti" insieme al capo di gabinetto del ministro. Il vice premier ha espresso ira dal palco della festa della Lega a Pinzolo: "Possono arrestare me ma non la voglia di 60 milioni di italiani, indaghino chi vogliono", "abbiamo già dato abbastanza, è incredibile vivere in un paese dove dieci giorni fa è crollato un ponte sotto il quale sono morte 43 persone dove non c'è un indagato e indagano un ministro che salvaguardia la sicurezza di questo Paese. E' una vergogna". "Il procuratore di Agrigento lo aspetto con il sorriso a Pinzolo. Aspetto un procuratore che invece di indagare un ministro indaghi i trafficanti di essere umani e spero che mi stia guardando. Essere indagato per difendere i diritti degli italiani è una vergogna", "fuori la politica dalle aule di giustizia".

Diciotti, Garante dei detenuti: "Persone private di libertà: presenteremo informativa ai magistrati" Una delegazione del Garante nazionale delle persone private della libertà è salita a bordo della nave Diciotti. "La situazione è difficile a bordo.Le persone dormono e vivono da 8 giorni su un ponte, hanno soltanto due bagni", ha detto Daniela de Robert del collegio del Garante. "Presenteremo una informativa alle procure di Catania e Agrigento che si stanno occupando del caso", ha continuato. di Giorgio Ruta

Una nota la Procura di Agrigento ha comunicato nella serata di sabato che "La Procura di Agrigento, al termine dell'attività istruttoria compiuta a Roma, ha deciso di passare a noti il fascicolo relativo al mancato sbarco degli immigrati dal pattugliatore 'Diciotti', iscrivendo due indagati, un ministro - quello dell’Interno Matteo Salvini - e un capo di gabinetto, e trasmettendo doverosamente i relativi atti alla competente Procura di Palermo per il successivo inoltro al tribunale dei ministri del capoluogo". "Tale procedura, prevista e imposta dalla legge costituzionale numero 1 del 1989, permetterà con tutte le garanzie e le immunità previste dalla medesima legge di sottoporre a un giudice collegiale specializzato le condotte poste in essere dagli indagati nell'esercizio delle loro funzioni, uno dei quali appartenente ai qualificati soggetti indicati all'articolo 4 della norma costituzionale", prosegue la nota. "Come è noto infatti ogni eventuale negativa valutazione delle condotte di cui sopra dovrà essere sottoposta all'autorizzazione della competente Camera dei senatori", conclude. I reati contestati sono sequestro di persona, abuso d'ufficio e arresto illegale.

Diciotti, sbarcano i 27 minori nel porto di Catania Sono sbarcati al molo di levante di Catania i 27 minori non accompagnati (non 29, come ha precisato Save the children) che erano a bordo della nave Diciotti, da due giorni ferma al porto su decisione del ministero dell'Interno. A bordo restano più di 150 migranti, non autorizzati a lasciare l'imbarcazione. di Giorgio Ruta

L'Albania accoglierà 20 profughi. Sul profilo Twitter della Farnesina, il ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi dà notizia che venti migranti della nave Diciotti saranno accolti dall'Albania. Nel post scrive: "Il ministro ringrazia l'Albania per la decisione di accogliere 20 profughi della nave Diciotti. Un segnale di grande solidarietà e amicizia molto apprezzato dall'Italia".

Risponde il ministro degli Esteri albanese Ditmir Bushati: "Non possiamo sostituire l'Europa, ma siamo sempre qui, sull'altra sponda di un mare dove una volta eravamo noi gli Eritrei che soffrivano per giorni e notti nel mezzo del mare, aspettando che l'Europa si svegliasse! Ieri l'Italia ci ha salvato e oggi siamo pronti a dare una mano".

Si dimette il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco. Il presidente dell'Aifa, Stefano Vella, ha presentato le dimissioni al ministro della salute Grillo e alla conferenza delle Regioni per la vicenda Diciotti. "Non mi è possibile tollerare - ha detto - come medico, di presiedere un ente di salute pubblica in questo momento in cui  persone vengono trattate in questo modo sul nostro territorio, dove esiste un sistema universalistico di garanzia della salute. Rispetto il ministro Salvini perché ha messo la sua faccia nelle sue decisioni; ritengo che chiunque si opponga debba farlo come sto facendo in questo momento".

Diciotti, psicologa Msf: "Ho parlato con minori feriti e torturati, uno al buio per un anno" "Un ragazzo non riusciva a vedere bene, aveva le pupille dilatate, mi ha raccontato di essere stato detenuto al buio per un anno" . "Un altro aveva male alla spalla perché gli hanno sparato i trafficanti". A raccontare due delle storie dei 27 minori sbarcati dalla nave Diciotti è una psicologa di Medici Senza Frontiera, Nathalie Leiba, che a Catania ne ha assistito alcuni."Questi bambini sono sopravvissuti alla Libia e a un terribile viaggio in mare, come tutte le persone bloccate da giorni a bordo", aggiunge Medici Senza Frontiere, che chiede ancora una volta alle autorità italiane di permettere lo sbarco e l'accesso alle cure a tutti loro.

 "Gli ultimi accadimenti, a partire dalla nave Aquarius fino al pattugliatore U.Diciotti, da giorni bloccato nel porto di Catania con uomini e donne ai quali viene negata la possibilità di ricevere cure che sono indispensabili, e che vivono in una intollerabile condizione igienica e sanitaria, anche in base a numerose e autorevoli testimonianze, compresa quella del Procuratore della Repubblica di Agrigento, espongono il nostro Paese a severe critiche internazionali sul piano umanitario e mettono in dubbio la civiltà di cui siamo portatori", scrive Vella nella sua lettera di dimissioni. "Questa sequenza di fatti rende deontologicamente incompatibile la mia permanenza ai vertici di una Istituzione che si occupa di salute, inclusa quella delle persone più fragili e marginalizzate. Non è mia intenzione, ovviamente, in questa sede, entrare nelle scelte politiche di un Governo legittimamente eletto dai cittadini del nostro Paese. Un Governo che, tuttavia, nel portare avanti il condivisibile principio di un'equa accoglienza dei migranti tra tutti gli Stati dell'Unione Europea, mette di fatto a repentaglio la vita di persone che hanno avuto la sventura di nascere in Paesi economicamente". Vella ricorda che l'Italia è un Paese che vanta uno dei pochi Sistemi Sanitari Universalistici al mondo, e che supporta l'Organizzazione Mondiale della Sanità nella battaglia per l'accesso universale alla salute. "Intendo aggiungere la mia voce - conclude - per tenere alto, anche a livello internazionale, l'impegno italiano nel proteggere e aver cura della salute di tutti coloro che vivono o passano sul nostro territorio".

Diciotti, la psicologa sulla nave: "Non ci sono le basi per dire che è uno sciopero della fame" "Qualcuno sta continuando a mangiare, noi comunque abbiamo distribuiti il pranzo per tutti", ha detto la psicologa di Intersos Federica Montisanti, in questo momento a bordo della nave Diciotti. "Sono tutti molto calmi, certo il morale è basso. Il problema principale è non sapere quando si sbloccherà la situazione".

Scontri Polizia-manifestanti, ferito agente. Nella serata tra sabato 25 e domenica 26 agosto un nuovo tentativo di sfondamento è stato effettuato dai manifestanti che contestano il blocco dei migranti su nave Diciotti a Catania. C'è stato uno scontro con le forze dell'ordine per evitare lo 'sfondamento', e un poliziotto è rimasto ferito. L'agente è stato soccorso dai suoi colleghi e portato in un cellulare della polizia di stato per le prime cure. Una decina di giovani con salvagenti e tavolette si sono lanciati a mare nel tentativo di raggiungere il pattugliatore della Guardia Costiera gridando 'libertà, libertà'. Sul posto stanno operando motovedette della polizia, della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera per bloccare i giovani che tentano di nascondersi tra le barche ormeggiate nel porto. Diverse centinaia di persone si sono radunate sul molo di Levante a Catania per prendere parte alla manifestazione antirazzista a sostegno dei 150 migranti che da cinque giorni sono a bordo della nave della nave Diciotti della guardia costiera. La manifestazione è organizzata dalla rete antirazzista. I manifestanti esibiscono bandiere della pace, no Muos, Legambiente, Cgil, Usb ed Arci. Presenti anche gli scout. Alcuni cantano 'Bella ciao'.

Catania, sit-in Diciotti: scontri al porto tra manifestanti e polizia, feriti e persone in mare Almeno un poliziotto e un manifestante sono rimasti feriti durante gli scontri avvenuti durante la manifestazione in favore dei migranti a bordo della nave Diciotti. Una decina di milinati si è gettata in acqua per provare a raggiungere via mare la nave

Catania, manifestazione per i migranti della Diciotti: "Pensiamo alle persone, non alla politica" Circa un migliaio di persone ha manifestato al porto di Catania. Scout, attivisti, gruppi cattolici e ambientalisti hanno chiesto lo sbarco immediato dei migranti rimasti sulla nave Diciotti, ormeggiata nel porto siciliano da lunedì: "Siamo disoccupati, studenti, pensionati o persone che si svegliano presto ogni mattina per andare a lavorare: non siamo radical chic ricchi, siamo esseri umani. Fate scendere i migranti, siamo di fronte a un sequestro". Video di Giorgio Ruta

Diciotti, avvocata Borderline Sicilia: "Chiedono supporto psicologico, si sentono in prigione" "Perché siamo come in prigione?", hanno detto i migranti a Paola Ottaviano, avvocata di Borderline Sicilia salita a bordo della nave Diciotti, da lunedì ferma a Catania con 150 migranti. "Ci hanno chiesto supporto psicologico, non capiscono cosa stia succedendo, dopo tutto quello che hanno vissuto", dice la legale. di Giorgio Ruta

Catania, nubifragio violento si abbatte sulla Diciotti e sui migranti a bordo Come previsto pioggia e vento si sono abbattuti sulla nave Diciotti, al porto di Catania. Una parte dei migranti si è coperta sotto un tendone verde, altri con le coperte termiche. Video di Giorgio Ruta

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