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Le lotte delle donne e i martiri di Figline: omaggio a Liliana Rossi - Cronaca

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

PRATO. Prato celebra il 74° anniversario della liberazione della città dal nazifascismo, che ricorre il 6 settembre. Diverse le iniziative organizzate dal Comune con la Fondazione museo della deportazione e Resistenza, la Provincia e le sezioni pratesi di Anpi e Aned per ricordare in particolare i 29 partigiani che il 6 settembre del 1944 vennero catturati e impiccati a Figline dai nazisti in ritirata, proprio mentre Prato veniva dichiarata liberata dal Cln. «La liberazione è la ricorrenza civile più importante della nostra città – spiega l’assessore alla cultura Simone Mangani – Non c’è bisogno di caricarla di un significato ulteriore, perché la nostra vita istituzione (e non solo) di oggi dipende da quello che è successo tra il ‘43 e il ‘44. Perciò dobbiamo essere riconoscenti a chi allora ha rischiato la vita anche per la nostra libertà».Si comincia nella sala ovale di palazzo Buonamici con la mostra fotografica e documentale dal titolo “Bella ciao ieri e oggi – La lotta delle donne per la libertà e i diritti”, a cura di Anpi Prato, inaugurata oggi, lunedì 3. L’esposizione rende omaggio in particolare alla figura di Liliana Rossi e sarà aperta fino al 9 settembre. Si prosegue oggi in piazza 29 Martiri a Figline, alle 21, con la proiezione del film-documentario legato all’omonimo volume di Paolo Pezzino “Paesaggi della Memoria - Resistenze e luoghi dell’antifascismo e della liberazione in Italia” . L’evento vedrà la partecipazione della presidente della fondazione Aurora Castellani, dell’assessore Mangani, dello storico Paolo Pezzino, autore del volume e nuovo presidente dell’Istituto storico nazionale “Ferruccio Parri”. E proprio dell’Istituto Parri la Fondazione museo della deportazione e Resistenza è diventata dallo scorso giugno ente collegato. «Siamo orgogliosi di questo riconoscimento – spiega la presidente Aurora Castellani – ricevuto dall’istituto storico più importante d’Italia sui temi di deportazione e Resistenza per il lavoro svolto in questi anni». Mercoledì 5 settembre sarà poi la volta della testimonianza dal vivo: alle 21,15 a palazzo Buonamici sarà presentato il libro a cura di Giusy Caminati “Nè fascista, nè soldato – Fiorello Fabbri un partigiano per la libertà”. Il volume raccoglie alcune memorie di Fiorello Fabbri, classe 1928, oggi novantenne ma che aveva solo 15 anni quando nel febbraio del 1944 si unì alla Brigata Buricchi per opporsi all’occupazione nazifascista. «Ci tenevo a portare un contributo con la mia memoria partigiana – spiega Fabbri – perché i ragazzi di oggi sanno pochissimo di quegli avvenimenti e perché ancora oggi, che i fascismi si stanno ripresentando in varie forme, si sente la necessità della lotta antifascista». Le iniziative si chiudono giovedì 6 con la tradizionale marcia della pace a Figline. La partenza è prevista alle 21 in via 7 Marzo e l’arrivo in piazza dei Partigiani, con gli interventi di Biffoni e Riviello. 

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