«Ethnos Festival», Napoli crocevia della grande musica etnica
Settimana della musica dal vivo a trazione etnica: fino al 2 ottobre in provincia di Napoli è in programma infatti «Ethnos», 23esima edizione del festival dedicato alla contaminazione tra le musiche dei popoli. Dopo l’opening act del 20 settembre affidato a Omar Sosa, Seckou Keita e Gustavo Ovalles che si sono esibiti a San Giorgio a Cremano, saranno 11 giorni di eventi live incentrati sui concetti di incontro e accoglienza con l’Africa a fare, quest’anno, da grande protagonista. Tra «escursioni» in Algeria, Capo Verde, Canada, Cuba, Iran, Libano, Marocco, Palestina, Senegal, Siria, Sudafrica, Togo e Venezuela.
Da Paperone alla «Casa di carta». Mistica del denaro contante (e della truffa)Lo «sciamano» Arse ne DueviTra gli ospiti in cartellone, il quartetto del cantante, polistrumentista e «sciamano» musicale Arsène Duevi con ospite il trombettista Giovanni Falzone (il 21 settembre a Trecase), il gruppo di ballerini folcloristici mediorientali Watan Dabke Group e il concerto folk di Taraf de Funicular (22 settembre a Volla), il cantautore parigino Sandro Joyeux e l’ironico folk al femminile della Banda della Ricetta (23 settembre a Volla), l’ensemble Arenaria diretto da Mario Crispi (24 settembre a Casandrino), il progetto Caracas di Stefano Saletti e Valerio Corzani (25 settembre a San Giorgio a Cremano), il sound rai algerino di Sofiane Saidi & Mazalda (26 settembre a Torre Annunziata), l’incontro poetico fra kora, archi e strumenti persiani di Ablaye Cissoko con l’Ensemble Costantinople (27 settembre a Torre Annunziata). Concerti, è sempre più un duopolio: Live Nation acquisisce ComcertoGran finale con Elida AlmeidaE ancora, lo spettacolo dello scrittore Erri De Luca con il Canzoniere Grecanico Salentino (28 settembre a San Giorgio a Cremano), la fusione del jazz con la musica Gnawa dei Gabacho Maroc (29 settembre a Bacoli), il festoso concerto della capoverdiana Elida Almeida tra batuque, funaná, coladera e tabanka, per la chiusura del festival il 2 ottobre a San Giorgio a Cremano. Anche in questa edizione continua l’esperienza del Premio Ethnos, istituito due anni fa come riconoscimento ad artisti, intellettuali e scrittori che hanno saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione attraverso la contaminazione e il cambiamento sociale. Quest’anno il premio viene assegnato a Ndileka Mandela. L’attivista sudafricana per i diritti delle donne, nipote di Nelson Mandela, ritirerà il premio martedì 25 settembre alle Fonderie di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano. A seguire, a Villa Vannucchi, andrà in scena lo spettacolo teatrale Le voci di un sogno, tributo a Nelson Mandela e a Miriam Makeba, con artisti e musicisti immigrati, drammaturgia Davide Sacco e la regia di Gigi Di Luca, unico vincitore in Campania del bando MigrArti. © Riproduzione riservata