#Avanti Donne presente alla Festa dell'Unità
Zilli ha illustrato come la sovrastruttura politica, in cui l’uomo ha troppo potere rispetto alla donna, si evince anche in campo sociale, estrinsecandosi talvolta in tragedia, e a livello economico, data la sproporzione retributiva e la situazione lavorativa secondo cui la donna non gode degli stessi diritti né della stessa visibilità degli uomini. Alla base di queste dinamiche c’è un senso di fallimento che l’uomo oggi percepisce e non è in grado di gestire. Possibili soluzioni sono l’incremento di associazioni che combattano per la parità, SOS stalking, il numero verde 1522, le case rifugio e le case di accoglienza che sempre più stanno nascendo, le leggi 38/2009 e 119/2013 ma soprattutto una presa di coscienza effettiva a livello socio-politico della parità di genere. La Esposito ha raccontato la tragica vicenda di sua figlia Stefania, giovane donna di soli 28 anni vittima di femminicidio per mano del marito, evidenziando l’importanza della denuncia, della richiesta di aiuto, dell’informazione e della comunicazione per combattere la malattia del femminicidio e rilevando che anche l’uomo, oggi, deve essere aiutato a sua volta. Dopo essersi complimentata con la sig.ra Esposito per aver trasformato la tragedia vissuta in una battaglia civile, volta a scuotere e ad aiutare altre donne nella situazione di Stefania, Roiatti ha spiegato la natura degli Stati Generali, nati da un’idea di Isa Maggi, dalle cui indagini è emersa la volontà della donna di non partecipare in maniera solo marginale e subalterna alla società. Rispetto ad una parità soltanto formale tra uomo e donna, a causa della crisi che oggi l’Italia sta vivendo, “una maggiore presenza femminile diventa necessaria, urgente” ha dichiarato la Roiatti, “perché un Paese intelligente non può permettersi di non mettere in campo le risorse femminili”. Nel sistema attuale, in cui esiste una simmetria ben precisa tra società e chi utilizza e trasmette i dati, spesso in maniera alterata, la donna, inoltre, essendo più introspettiva, risulta essere meno vulnerabile e dunque più critica. Principe ha ricordato il Protocollo d’Intesa firmato tra la Consigliera Provinciale Lomazzo e la scuola, per diffondere la cultura di genere già dall’infanzia, e ha chiarito “quanto le ‘pari opportunità’ possano diventare ‘opportunità’ lavorative, di formazione, di inserimento di figure professionali specifiche. Questo è il grido che parte da #Avanti Donne, dagli Stati Generali e da questa festa” ha affermato la Principe, concludendo la tavola rotonda. “La donna – ha concluso la coordinatrice di #avantidonne – con il Governo di centro destra è stata considerata oggetto, con i governi Renzi Gentiloni Soggetto, con i giallo verdi rischia di essere assoggettata. Tutte le dichiarazioni e decisioni portano verso una preoccupante arretratezza culturale in materia. #donneuniamoleforze”