Addio a Maya Angelou, portavoce dei diritti delle donne di colore
È morta il 29 maggio 2014, nella sua abitazione della Carolina del nord, la poetessa statunitense Maya Angelou.
Attivista per i diritti civili, aveva 86 anni ed era considerata portavoce delle istanze della popolazione afroamericana. Viene ricordata come la prima scrittrice di colore ad avere avuto un successo internazionale e una donna che ha combattuto aspramente per affermare la sua libertà. Un animo poliedrico quello della Angelou, che non è stata solo scrittrice, ma si è affacciata con successo anche al mondo dello spettacolo, nella veste di attrice, sceneggiatrice e ballerina.
La sua infanzia è stata tremenda e l’ha segnata in maniera particolare. A tal proposito, nel 1969 pubblica “Il canto del silenzio”, il bestseller che la consacra prima autrice di origini africane. In questo romanzo autobiografico, Maya Angelou descrive in maniera realistica, seppur cruda, le terribili vicissitudini che ha dovuto superare. Nata nel Missouri, a Saint Louis, a soli sette anni ha subito uno stupro da parte del compagno della madre, che poi gli zii hanno punito con la morte. Il trauma è devastante e la piccola Maya perde la parola per i successivi cinque anni. In seguito, riceve una borsa di studio che la porta in California, per potersi dedicare al ballo e alla recitazione. Ma nel 1944, a soli sedici anni, ha un figlio che deve mantenere mettendosi a fare i lavori più umili e impensati, dalla cameriera alla cuoca, passando anche per la spogliarellista e la prostituta. Un altro primato va ad aggiungersi alla sua stella, poiché diventa la prima persona di colore, in quella città, a guidare un tram. In seguito, una vita solo in salita. Arriva finalmente il successo che la porta alla fama internazionale prima sul palcoscenico, poi sul piccolo schermo attraverso programmi televisivi e infine, quando si trasferisce in Egitto, come editor e giornalista free lance.
Maya Angelou ha pubblicato anche saggi, biografie, testi per il teatro e libri per bambini. Ha scritto molte poesie, in uno stile personalissimo, molto vicino alla tradizione orale afroamericana, che non sempre ha suscitato pareri positivi da parte della critica. La sua poesia più apprezzata dal titolo “On the Pulse of Morning” fu declamata alla cerimonia di insediamento alla presidenza di Bill Clinton.
Fu amica di Martin Luther King, ucciso proprio nel giorno del suo compleanno, che lei smise di festeggiare.
Malata da tempo, aveva dovuto annullare i suoi impegni pubblici.
Al 23 maggio risale il suo ultimo tweet:
“Ascolta te stesso e in quella quiete potrai udire la voce di Dio”.
Riposi in pace.
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