Paola Bacchiddu nella squadra di Santoro a "Servizio Pubblico"
Paola Bacchiddu entrerà nel team della prossima stagione di “Servizio Pubblico” di Michele Santoro, in partenza su La7. Lo ha annunciato lei stessa con un post su Facebook: “Da lunedì inizia una nuova avventura a Roma: farò parte della squadra di Servizio Pubblico su La7. Ringrazio Michele Santoro per l’opportunità. Per segnalazioni sono qui (poi pubblicherà la mail ufficiale). Che i geni sardi m’assistano”.
La capacità di Santoro si scovare e dare visibilità a giovani giornaliste è pari a quella di Pippo Baudo nel reclutare e lanciare comici e cantanti, e così la Bacchiddu si aggiunge alla lista insieme a Luisella Costamagna, Beatrice Borromeo e Giulia Innocenzi.
Brava, la Bacchiddu, lo è, però c’è chi sui social ironizza: “Quando si dice ‘il culo’…”.
Difficile dimenticare come e perché il nome di Paola Bacchiddu, allora responsabile della comunicazione della lista L’Altra Europa con Tsipras alle ultime Europee, è salito agli onori della cronaca. Lei stessa pubblicò provocatoriamente sul proprio profilo Facebook una sua fotografia in vacanza con fondoschiena in bikini in bella vista, accompagnato dal commento: “Ciao. E’ iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo. Votate l’Altra Europa con Tsipras”. Seguirono settimane di dibattiti sull’argomento che sembravano un po’ quello di “Berlinguer di voglio bene” del Cioni Mario di Roberto Benigni.
Improvvisamente la lista Tsipras balzò sotto i riflettori dei talk show ma solo per parlare del lato b della Bacchiddu, che si difese dagli attacchi e dalle critiche che le giunsero soprattutto da molte donne e da molte “compagne” di sinistra. “Anni di lotte per riconoscimento di diritti, parità di genere e poi il bikini della #Bacchiddu usato per attirare voti: l’emancipazione muore”, twittò Francesca Barra.
Dalla stessa Lista Tsipras in molti rimasero perplessi di fronte alla strategia comunicativa della Bacchiddu, compresa Lorella Zanardo, candidata e autrice del documentario “Il corpo delle donne”, che guarda fu contatta da Repubblica per avere un commento sulla vicenda, rispose: “Ho 56 anni, due master, ho un programma per i diritti delle donne di grande impatto. Nessuno parla di noi. La nostra presenza sui media è pari allo 0,02 per cento e lei mi telefona per il culo della Bacchiddu. No, scusi, ma non ho nulla da commentare”.