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Il mondo islamico raccontato dal punto di vista di una donna. Giovedì, nella sala affreschi del municipio di Sommacampagna, Farian Sabahi presenterà il suo libro «Noi donne di Teheran» (Jouvence, 2014), un racconto in prima persona che parla della capitale dell'Iran, delle sue origini e delle sue contraddizioni, ma anche dei diritti delle donne e delle minoranze religiose. L'incontro è organizzato dal comitato biblioteca di Sommacampagna, in collaborazione con la libreria Castioni di Lugagnano. Farian Sabahi è scrittrice, giornalista e docente universitaria. È esperta di Medio Oriente e questioni islamiche. È editorialista del Corriere della Sera per le questioni iraniane e, dal 1994, scrive sulle pagine culturali del Sole24Ore, dove recensisce libri sul Medio Oriente e l'Islam. Scrive anche sulla rivista Io donna e collabora con Radio Popolare per i temi dei diritti umani e delle questioni di genere.Nel libro che verrà presentato giovedì, Farian Sabahi scrive: «Teheran è la capitale dell'Iran, un paese grande cinque volte e mezza l'Italia. Al crocevia di tante vie carovaniere: la via della seta, la via delle spezie, la via delle pietre preziose. Vie solcate da mercanti, intellettuali, artisti, uomini di fede. Tremila anni di storia hanno raffinato l'anima del popolo. Un'anima fiera, orgogliosa della propria identità perché, come scrisse Nezamì: “Se il mondo è il corpo, la Persia ne è il cuore”. Un'anima che trova nella poesia una seconda lingua madre».«Noi abbiamo già conosciuto Farian Sabahi», affermano Sergio e Clara dell'edicola Castioni, «e ci ha raccontato un Iran che non conoscevamo. Per la gente che parteciperà alla serata sarà molto significativo ascoltarla. C'è tanto bisogno di parlare del mondo islamico dal punto di vista femminile».
Federica Valbusa