Camera, venerdì si parla di mutilazioni genitali femminili (04 feb 2015)
“Le mutilazioni genitali femminili in Europa: la Convenzione di Istanbul per contrastare il fenomeno”: questo l’argomento di cui si discuterà nella sala stampa della Camera dei deputati il 6 febbraio alle 11,30 in occasione della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili. Sono oltre 100 milioni nel mondo le donne e le ragazze che hanno subito la pratica delle mutilazioni genitali femminili (MGF) e circa 3 milioni ogni anno quelle a rischio, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La pratica, diffusa in gran parte dell'Africa, Medio Oriente e in alcune zone dell’Asia e dell'America Latina, è oggi un fenomeno che riguarda anche l’Europa. Dati sulla diffusione delle MGF nei paesi europei non sono noti, anche se il Parlamento europeo stima che siano circa 500mila le donne e le ragazze che convivono con le mutilazioni genitali femminili sul nostro territorio. La Convenzione di Istanbul è il primo trattato a riconoscere l'esistenza delle MGF in Europa e la necessità di affrontare il fenomeno in modo sistematico. L'incontro vuole essere l'occasione per parlare della Convezione in relazione alle MGF, informare delle azioni di altri paesi europei nella lotta contro il fenomeno e discutere le azioni del nostro Paese. Le MGF sono una grave violazione del diritto all'integrità fisica di donne e ragazze. È quindi fondamentale che la comunità internazionale, i governi e la società civile si mobilitino contro questa forma di violenza di genere. Per questo è necessario sviluppare strategie e piani d'azione che puntino alla prevenzione della pratica e ad abbattere gli stereotipi di genere. A discuterne venerdì saranno Pia Locatelli, coordinatrice del Gruppo di lavoro parlamentare “Salute sessuale e diritti delle donne”; Maria Grazia Panunzi, presidente di AIDOS - Associazione italiana donne per lo sviluppo; Clara Caldera, responsabile AIDOS progetti sulle MGF, vicepresidente Network europeo END fgm; Elly Schlein, europarlamentare, Commissione Sviluppo.