Patricia Arquette, un Oscar per le donne e per la sanità nei paesi poveri - Persone - People
(ANSA) LOS ANGELES - 'Invece che farmi una stupida manicure mi sono occupata di una causa che ho a cuore, la realizzazione di un sito, GiveLove.org, con il quale tutti possiamo contribuire ai servizi sanitari non inquinanti di alcuni dei posti più poveri e bisognosi nel mondo, a cominciare da Haiti. In passato non ho mai pensato a vincere un Oscar ma ho pensato che avrei aiutato la gente nel mondo, l'ho fatto e lo farò''. Patricia Arquette, ha appena vinto la statuetta per la migliore attrice non protagonista con Boyhood ma pur felice pensa ad altro. Nella conferenza dei premiati ha ribadito il suo impegno per cercare di vedere stabiliti i diritti per le donne. ''E' tempo che per le donne si inizi a parlare di stessi diritti e di uguale paga sul lavoro. Noi americani ci battiamo per i diritti civili nel mondo ma trascuriamo un problema di casa nostra. E' un grosso problema, è tempo per le donne di farsi sentire. Abbiamo bisogno di una legge federale che ristabilisca i nostri diritti". In piedi per applaudirla, Meryl Streep e Jennifer Lopez, mentre parlava dei diritti delle donne americane, soprattutto il diritto ad avere uguali trattamenti economici sul lavoro.
Figlia d'arte -suo padre era l’attore Lewis Arquette e i suoi fratelli – Rosanna, Alexis, Richmond e David Arquette – sono tutti attori, Patricia Arquette, grande attrice amata soprattutto dal cinema indipendente americano, insieme a Rosetta Getty, dopo aver visitato Haiti e visto di persona la distruzione causata dal devastante terremoto che ha colpito l’isola, ha iniziato l’organizzazione di beneficenza, GiveLove, per fornire alle vittime del terremoto un’appropriata sistemazione e aiutare a ricostruire le comunità a seguito del disastro. Il sito, che oggi è orientato a raccogliere fondi e a catalizzare progetti orientati alla sanità dei paesi poveri in un'ottica di sostenibilità e per creare lavoro con il riciclo e il riuso (http://givelove.org/).
Nata a Chicago nel '68, Patricia Arquette attualmente vive a Los Angeles, dove e’ cresciuta. Parallelamente alla lunga (12 anni) lavorazione di Boyhood di Linklater Patricia Arquette è impegnata in tv sul set di Csi. Patricia Arquette ha completato ben sette stagioni nel ruolo di Allison Dubois nella serie Medium, molto apprezzata da pubblico e critica, per la quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’Emmy come miglior attrice protagonista in una serie drammatica, e molte altre nomination come Emmy, Golden Globe e SAG. Fra i suoi film, “Holes – Buchi nel deserto (Holes)”, di Andrew Davis, in cui recita al fianco di Sigourney Weaver e Jon Voight; “Human Nature” di Michel Gondry, “The Badge – Inchiesta scandalo (The Badge)” con Billy Bob Thornton e “Little Nicky – Un diavolo a Manhattan (Little Nicky)” insieme con Adam Sandler. Patricia Arquette ha lavorato con moltissimi registi di fama mondiale in altrettanti film di successo come: “Al di là della vita (Bringing Out the Dead)” di Martin Scorsese (insieme a Nicolas Cage), “Stigmate (Stigmata)” di Rupert Wainwright (con Gabriel Byrne), “Lupo solitario (The Indian Runner)” di Sean Penn, “Ethan Frome – La storia di un amore proibito (Ethan Frome)” di John Madden, “Una vita al massimo (True Romance)” di Tony Scott, “Ed Wood” di Tim Burton, “Amori e disastri (Flirting With Disaster)” di David O. Russell, “Oltre Rangoon (Beyond Rangoon)” di John Boorman, “Strade perdute (Lost Highway)” (in un doppio ruolo per la regia di David Lynch), “Hi Lo Country” di Steven Frears e “Goodbye Lover” di Roland Jaffe. Fra i suoi film per la televisione “Wildflower” diretto da Diane Keaton, per il quale Patricia Arquette ha ottenuto un CableAce Award come miglior attrice protagonista.