"Se non ora quando" pretende più spazio per le donne cuneesi - Quotidiano online della provincia di Cuneo
L'associazione dedicata alla difesa dei diritti delle donne "Se non ora quando" torna a guardare con un po' di risentimento al Comune di Cuneo, e alla situazione delle Pari Opportunità nella gestione di Enti e Fondazioni del territorio.
Diversi sono stati gli appelli, nel corso degli anni, che l'associazione ha rivolto all'amministrazione locale perché rivedesse il proprio Statuto in modo da dare più spazio alla presenza delle donne, appelli culminati in un recentissimo incontro informale con Franca Giordano, assessore alle Pari Opportunità. Nel corso del colloquio, "Se non ora quando" ha ribadito come la modifica dello Statuto sia prevista (e quindi richiesta) dalla legge 215/2012, che in tre anni di tempo nel nostro capoluogo non ha ancora visto attuazione.
"In accordo con le sollecitazioni già emerse in precedenti incontri con Lei, le promotrici del movimento ritengono che l'occasione della riscrittura delle regole fondamentali dello Statuto debba essere utilizzata per conferire un'impronta di maggiore apertura e partecipazione delle donne cuneesi e della Provincia alla vita politica e amministrativa", si legge nella dichiarazione rivolta al Sindaco Federico Borgna, che l'associazione ha stilato per riportare l'attenzione sulla questione. Al suo interno, le attiviste si dichiarano anche disponibili alla collaborazione, "perché è indispensabile la creazione ed il funzionamento della Consulta delle Donne, per consentire la partecipazione alla vita politica, come d'altronde avviene da anni in molte città e paesi".
Quel che "Se non ora quando" chiede, è quindi un netto "cambio di verso", che permetta alle donne della Granda di trovare posto in realtà che fino ad oggi le hanno (per lo più) tenute fuori. "Che tutte le donne possano godere dei loro diritti", insomma, parafrasando le parole dette da Billie Jean King... qualche decina di anni fa.