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Iran: Inasprita la repressione sulle donne e l'apartheid sessuale con l'accusa di essere “mal velate”

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

 

Il parlamento del regime iraniano sta deliberando su un piano definito “protezione dell'hijab e della castità” per intensificare l'atmosfera di terrore nella società ed aumentare la  repressione  in particolare sulle donne. La maggior parte dei 13 articoli di questa legge, ratificata in generale dal parlamento del regime lo scorso Ottobre, mira a limitare l'occupazione delle donne e ad imporre loro maggiore pressioni grazie alla falsa accusa, creata dai mullah, di “essere mal velate”.

Secondo uno degli articoli approvati di questa legge, se la conducente o la passeggera di un veicolo si toglie il velo... verrà multata di un milione di rial e perderà 10 punti sulla patente.

Mohammadali Asfanani, portavoce del comitato parlamentare del regime sugli Affari Giudiziari e Legali, ha sottolineato che “gli ufficiali delle forze di sicurezza possono revocare la patente alla conducente se l'infrazione di essere 'mal velata' si dovesse ripetere più volte”.

Il portavoce ha chiarito un altro elemento di questa legge misogina dicendo: “Il conducente è responsabile di qualunque cosa accada all'interno del veicolo e i guidatori devono rispondere anche dell'abbigliamento degli altri”. Perciò il conducente deve pagare una multa anche se le altre passeggere sono “mal velate”.

In maniera deprecabile, il regime teocratico sta ricorrendo a questo piano contro le donne utilizzando pressione e repressione, per costringere tutti i membri della società ad attuare queste leggi misogine e punire coloro che non osservano la norma “dell'hijab”.

Questa legge prevede inoltre multe, arresto e riduzione dello stipendio per le impiegate, sempre con l'accusa di essere “mal velate”.

In base a questo piano “le donne che lavorano nei negozi... dovranno evitare di mischiarsi con gli uomini e dovranno lavorare secondo il regolare orario, dalle 07:00 alle 22:00. L'inosservanza di questo articolo verrà considerata una violazione ed il negozio verrà chiuso per una settimana dalle forze di polizia e se ripetuta, verrà chiuso per un mese.

Il portavoce del comitato parlamentare sugli Affari Giudiziari e Legali, ha promesso la massima disponibilità delle forze repressive del regime ad applicare questa legge.

Durante questi 36 anni di governo del regime misogino dei mullah, le donne iraniane hanno subito la discriminazione istituzionalizzata delle leggi del regime, come l'essere private di poter scegliere liberamente il loro lavoro e il loro abbigliamento. Sono state picchiate, insultate e umiliate nelle strade delle città iraniane da molti organi repressivi che, secondo il mullah Morteza Hosseini, membro del comitato parlamentare sugli Affari Culturali, ammontano a 26.

Con la presidenza Rouhani, la pressione e la repressione delle donne, non solo non sono diminuite, ma sono anzi aumentate nonostante Rouhani stesso avesse promesso, prima di assumere la sua carica, che avrebbe concesso alla gente più libertà.

Sarvnaz Chitsaz, Presidente del Comitato delle Donne del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, ha esortato le donne iraniane a combattere questa legge misogina. Ha poi chiesto alle istituzioni per i diritti delle donne di non tollerare all'interno dell'organismo femminile delle Nazioni Unite un simile regime repressivo, che accresce costantemente la violenza e l'oppressione delle donne e di chiedere l'espulsione del regime da questo organismo.

Comitato delle Donne del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

13 Agosto 2015

 Mahmoud Hakamian

@HakamianMahmoud

Cell: 3776850726

 

 

 

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