Un giro del mondo e dei movimenti agricoli - Cronaca
BELLUNO. Si è concluso giro intorno al mondo del progetto “Alterrative” della coppia composta dal bellunese di Canale d'Agordo Stefano Battain e dalla moglie marchigiana Daniela Biocca. I due giovani, professionisti del settore della cooperazione internazionale, sono da poco tornati in Italia dopo 8 mesi (da marzo a dicembre) alla ricerca e scoperta dei movimenti sociali agricoli e per i diritti delle donne. Tutta l'esperienza, partita dal Marocco per poi toccare penisola iberica, America del nord e sud, Polinesia e Asia, è stata finanziata con i loro risparmi come uno speciale viaggio di nozze. I numeri sono significativi: 20 i paesi visitati in quattro continenti (erano previsti anche Nepal e Mozambico ma sono saltati per crisi politiche o mancanza di tempo), 30mila i km percorsi via terra, 15 le tratte aeree, 60 i testimoni intervistati e 31 le organizzazioni incontrate. «Il bilancio è ottimo: abbiamo ricevuto tanti sorrisi, idee, emozioni – spiegano i due giovani appena tornati a Belluno – un bagaglio di esperienze di cui faremo tesoro. Non sono mancate le difficoltà, soprattutto logistiche e burocratiche, ma sono state poca cosa rispetto alle tante ricchezze umane che abbiamo trovato quasi ovunque. Anche il contadino più povero ci ha accolti nella sua baracca e ci ha trattati come ospiti speciali, in India ci hanno fatto una festa come se fossimo stati ambasciatori. Gli obiettivi che ci eravamo posti sono andati oltre le migliori aspettative. Nonostante i tanti paesi diversissimi tra loro, abbiamo visto che le problematiche sono sempre le stesse: l'acqua, la terra, lo sfruttamento dei contadini, i diritti negati alle donne. Spesso manca una visione globale con il pensiero sbagliato che “succede solo a noi”. Alcune associazioni lavorano in modo istituzionale, altre con azioni culturali come le fattorie sociali (specie negli Stati Uniti) o con forme di protesta e autogoverno forti come gli zapatisti in Messico».«Il nostro progetto si chiamava “Alterrative” - continua la coppia – ovvero cercare una via di sviluppo alternativa per il pianeta Terra. Nel mondo sono in azione potenti forze economiche e politiche che provocano disastri, ma per fortuna ci sono tanti piccoli esempi di resistenza nel tentativo di fare qualcosa insieme, recuperando identità, radici, i ritmi più umani e non frenetici della globalizzazione, per conservare il bello che ci circonda». Ora i ragazzi partiranno per un nuovo lavoro in Giordania e nel frattempo sistemeranno la mole di dati e materiale audiovisivo per una futura relazione (e magari pubblicazione) di questa bella avventura. Tutti i loro diari di bordo sono visionabili sulla pagina Facebook, Instagram o sul blog di “Alterrative”. (e.d.c.)