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Addio a Osmana, simbolo della Resistenza delle donne - Cronaca

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

LIVORNO. La banda dell'Svs suona "Bella Ciao" mentre la folla ne intona le parole prima di sciogliersi in un lungo applauso. Il sindaco Nogarin si aggrappa al sorriso delle giovani nipoti di una grande donna che «ci ha lasciato in eredità una luce che spetta a noi tenere viva». La segretaria dell'Anppia nazionale, Serena Colonna, ricorda come la lezione della partigiana-simbolo di Livorno sia oggi più che mai attuale. Intorno, tantissima gente comune accorre per dare un ultimo saluto a Osmana Benetti, scomparsa mercoledì scorso a 93 anni, nove mesi dopo la morte del suo inseparabile compagno di lotta e di vita, Garibaldo Benifei. Ieri mattina Livorno ha dato il suo ultimo abbraccio a quella Osmana divenuta donna quando ancora era ragazzina, parte di quella generazione che sotto i colpi della guerra è cresciuta in fretta, per salvare la propria vita e per combattere per gli ideali di libertà e democrazia. Una partigiana che fin da giovanissima ha lottato contro il fascismo e che poi, fino agli ultimi giorni della sua esistenza, si è fatta promotrice dei valori di uguaglianza, nonché dei diritti delle donne, partecipando a incontri pubblici, lezioni nelle scuole. Davanti alla sede della Svs c'erano tantissime persone, dopo che già nei giorni scorsi in centinaia si erano presentate alla camera ardente allestita nei locali di via San Giovanni. Anche il presidente della Regione Enrico Rossi, a Livorno per un convegno, ha voluto portare i suoi saluti. Con lui c'erano Gianfranco Simoncini (consigliere del governatore per le politiche del lavoro) e il senatore Marco Filippi, il consigliere regionale Francesco Gazzetti e il segretario del Pd livornese Lorenzo Bacci. E poi ancora il neo presidente del consiglio comunale Daniele Esposito, la vicesindaco Stella Sorgente, i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, nonché i rappresentanti dell'Anppia e del mondo dell'associazionismo livornese. «La lotta che Osmana ha portato avanti per tutta la vita insieme al suo adorato Garibaldo – queste le parole del sindaco Filippo Nogarin – ha lasciato un segno in ognuno di noi. Ha lasciato una luce che dobbiamo tenere viva. Un patrimonio che spetta a noi conservare e valorizzare. Per questo, pur in un giorno triste, dobbiamo avere la forza di ricordare Osmana con il sorriso, come ho visto fare alle sue giovani nipoti». Alessandra Mini, vicepresidente dell'Svs, ha sottolineato il ruolo fondamentale di Osmana nella difesa dei valori della democrazia e dei diritti delle donne, mentre Serena Colonna ne ha ricordato l'attività concreta mantenuta fino a pochi mesi fa: «Di fronte a questa grande donna - ha spiegato la segretaria dell'Anppia nazionale - dobbiamo prenderci l'impegno di tenere vivo il suo insegnamento e di combattere per contrastare quelle forze xenofobe che si stanno riaffacciando in Europa. Senza mai perdere la speranza di riuscire a respingerle per ottenere una società più giusta, libera e uguale per tutti». Poi la banda dell'Svs ha suonato per la seconda volta le note di "Bella Ciao", accompagnata dalla folla che ne ha cantato le parole, fino al lungo e toccante applauso. Infine la famiglia ha proseguito il rito funebre in forma privata. La salma di Osmana è stata cremata: le ceneri saranno poste insieme a quelle del suo Garibaldo al cimitero dei Lupi.

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