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«Formare immigrati sul rispetto dei diritti delle donne»

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

«Inserire nel Programma annuale regionale sull’immigrazione un percorso apposito di formazione che riguardi il rispetto del pluralismo religioso, la difesa e la tutela dei diritti dell’infanzia e delle donne, spiegando in maniera chiara che cosa si intende per violenza sessuale, in modo da prevenire fatti spiacevoli, come ad esempio quelli accaduti a Colonia la notte di Capodanno». 

A lanciare la proposta è il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli.

«Nella legge regionale 99/2015 «Norme per l’integrazione sociale delle persone straniere immigrate» - rileva Novelli – è inserito specificamente che la Regione provvede a promuovere ed attuare progetti e politiche attive mirate alla diffusione fra i destinatari della presente legge dei doveri di cittadinanza, del rispetto del pluralismo religioso, delle difesa e della tutela dei diritti dell’infanzia e delle donne. Intenti più che giusti che, però, se non vengono seguiti da un piano di attuazione specifico sul territorio, rischiano di restare sulla carta».  image

«Nel Programma annuale sull’immigrazione 2016, per il quale la Regione ha stanziato 3 milioni di Euro, sono inseriti tutta una serie di percorsi che dovrebbero aiutare gli immigrati ad inserirsi nel nostro Paese, tra cui l’accoglienza e l’inserimento abitativo, l’assistenza socio-sanitaria, i servizi territoriali, l’istruzione e l’educazione. E’ indubbio che sia necessario insegnare agli immigrati la lingua italiana, il nostro ordinamento e la nostra Costituzione, o l’importanza del dialogo interculturale, ma parimenti importante è che queste persone prendano visione di quelli che sono i nostri valori e le nostre tradizioni». 

«E non mi riferisco solamente alla religione giudaico-cristiana – prosegue l’esponente di Forza Italia – ma anche a come è strutturata la nostra società che, per certe culture, in particolare per quelle musulmane, è del tutto anomala (se così possiamo dire). Ecco, quindi, la necessità di spiegare i pari diritti tra uomo e donna, il rispetto delle donne, che cosa significa violenza e molestia sessuale e quali sono le leggi che la regolamentano nel nostro Paese». 

«Una sorta di vademecum multilingue insomma, da poter utilizzare anche durante i corsi per gli immigrati previsti dal Programma, che magari potrebbe anche essere inserito sul web con un’apposita pagina alle quale tutti possono accedere. Uno strumento che possa essere utile per prevenire fatti gravi di violenza ed intolleranza e per far comprendere meglio i nostri principi costituzionali ed anche quali sono i nostri diritti ed i loro doveri nei nostri confronti. Sono convinto – conclude Novelli – che in questo modo e con una spesa anche minima si potrebbe attuare una misura concreta che migliori l’integrazione degli immigrati». 

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