I diritti delle donne? Parliamone con Bonino e l’attivista tunisina Yahyaoui
Ci sarà anche una mostra dedicata alle immagini di Leila Alaoui, la fotografa uccisa in un attentato di Al Qaeda a gennaio in Burkina Faso, nella nuova iniziativa che esordisce con un’edizione dedicata alle donne: è stato presentato ieri il primo Festival dei diritti umani, promosso dall’associazione Reset, che sarà alla Triennale di Milano dal 3 all’8 maggio, sul tema «Diritti sulla terra per l’altra metà del cielo» e farà incontrare attivisti per i diritti civili, vittime di persecuzioni ma anche protagonisti di battaglie per la dignità e l’integrazione, operatori di associazioni e ong, e intellettuali di diversi Paesi. Il programma prevede diverse sezioni, oltre agli eventi al mattino per le scuole: i dibattiti e le testimonianze nella sezione «talk», il «foyer» per incontrare le ong, e due sezioni di documentari e film — con opere in concorso, di noti registi ma anche di studenti, che si divideranno cinque premi — oltre a mostre e laboratori.
«Mancava a Milano un festival di questo genere — ha illustrato il direttore della rassegna Danilo De Biasio —, in una città che ha sempre provato a trasformare le emergenze in opportunità. Questo sarà un festival che userà più linguaggi per raggiungere il maggior numero di persone, e offrire una conoscenza non pedante bensì attiva della questione dei diritti».
Si apre il 3 maggio con l’incontro «Il coraggio delle donne che si ribellano alla mafia» con don Luigi Ciotti, e il dibattito «Schiave di guerra», con Nadia Murad, ragazza yazida sfuggita all’Isis e alla strage del suo popolo; lo stesso giorno si inaugurerà una delle mostre, Sheroes , di Amnesty International, che esporrà appunto le foto di Leila Alaoui, Sophie Garcie e Nick Loomis; e prenderanno il via le proiezioni dei documentari, oltre alle anteprime con dibattito che chiudono le serate (il primo è il film Fatima di Philippe Faucon).Le giornate proseguiranno con ospiti e temi diversi: Emma Bonino e l’attivista tunisina Amira Yahyaoui (uno dei focus sarà sulla Tunisia), lo scrittore Abraham Yehoshua, il reporter Sergio González Rodríguez (che ha aperto il caso dei femminicidi in Messico), Sumaya Abdel Quader, Marco Baliani e Lella Costa, per chiudere con una gara gastronomica di cucine dal mondo.