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L'associazione 'La Forza delle Donne' rivendica una sede comunale

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Perdura la battaglia tra le associazioni a difesa delle donne e le amministrazioni politiche locali le quali sono troppo spesso sorde al richiamo urgente di chi è oggetto indifeso di abusi, violenze e maltrattamenti.

E’ ancora una volta Carmen Iovine, responsabile provinciale dell’associazione "La Forza delle Donne", a denunciare i gravi disagi che un tema fondamentale, qual è il rispetto dei diritti delle donne, deve affrontare in una società che voglia dirsi civile.

La Iovine non molla e oggi ha lanciato il suo allarme sul progressivo aumento dei casi d’abuso, di stalking e di molestie domestiche a carico delle donne, madri, mogli, figlie della nostra comunità. «Aumentano sempre di più i casi di violenza sulle donne - ha detto - , non considerate affatto dalle politiche sociali del comune di Gragnano che, nella persona dell'assessore uscente Di Martino, ha negato una sede all'associazione " La Forza delle donne", costretta pertanto ad incontrare le donne in difficoltà per strada pur di portare loro un aiuto concreto».

Di fatto, il giorno 25.11.2015, proprio in occasione dell'inaugurazione provinciale di "La Forza delle Donne", tenutasi nella biblioteca comunale di Gragnano, sembra che l'assessore Di Martino avesse  pubblicamente garantito all’associazione una sede fisica d’accoglienza e d’ascolto.

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«Il dottor Di Martino – ha spiegato la Iovine – ha addotto che la sede che aveva pensato per noi poteva creare problemi ad un consigliere del Parco Imperiale molto vicino al sindaco uscente Paolo Cimmino…pare che il consigliere in questione – ha aggiunto l’attivista sociale - usi la sede per fini politici». La Iovine ha poi sottolineato che il sindaco Paolo Cimmino si sarebbe mostrato disponibile alla loro causa, ma che gli assessori lo avrebbero prevaricato non prestandogli ascolto.

«"Forza delle Donne" - ha raccontato la responsabile provinciale dell’associazione - si avvale dell’impegno e della professionalità di molti formatori e collaboratori per lo sportello anti-violenza, quali il primario ospedaliero Marialaura Mignone, il professore Bartiromo, il digital champion Francesco Citarella, il professor Nastro, la dottoressa Francesca Martone, il dottor Di Somma, l’ insegnante Luisanna Piovoso, nonché le avvocatesse Piera Di Stefano ed Alba De Felice tra gli altri. La nostra forza  - ha proseguito - sta nella ragione civile per la causa che difendiamo e per questa ragione civile non ci arrenderemo mai» ha concluso l’attivista sociale Iovine.

domenica 15 maggio 2016 - 22:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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