ecco il tema del festival "Mi cantìno"
Negli ultimi anni, in Italia, si è verificata una preoccupante escalation di violenza che ha avuto come vittime le donne. Oltre cento femminicidi ogni anno che crediamo rappresentino la parte emergente di un iceberg fatto di violenza domestica, di piccoli e grandi soprusi consumati e tollerati in famiglia, sul luogo di lavoro, a scuola o in altri ambiti. Ma non c'è solo questo: c'è l'urgenza di ragionare sui diritti delle donne all'interno di una società sempre più multiculturale, e su come ancora oggi, nel terzo millennio, ancora siano così diffuse le discriminazioni di genere.
Sollecitati da questa situazione di emergenza, abbiamo pensato che dalla musica potesse arrivare un messaggio positivo. Nel mondo dell'arte, in generale, e nella musica in particolare, le donne, ormai da tempo, hanno vinto la loro battaglia e sono presenti, in modo massiccio e significativo, con pari dignità e pari diritti rispetto ai loro colleghi uomini. Se nell'arte, e anche in altri settori fondamentali del nostro vivere civile, come - ad esempio - la ricerca scientifica, la parità di genere è già un dato acquisito che tanto ha contribuito alla crescita e allo sviluppo, i tempi sono maturi affinché ovunque si possa applicare, con successo, il frutto di questa esperienza.
E così la nona edizione di "mi cantìno" sarà una "pink edition" che offrirà il palco del centro Jobel a donne che fanno musica: cantanti, cantautrici, musiciste, front women di band musicali. Sabato 3 settembre toccherà a Edmea (nella foto), accompagnata dalla band Box31, alla giovanissima cantautrice Laura Capo, e al rock blues dei Solid Groove. Domenica 4 settembre sarà la volta degli Almost Jazz, e del rock esplosivo degli Eggs. Ospite della serata, la cantautrice Rita Zingariello, che ha già due album al suo attivo e che presenterà, in anteprima, il suo terzo lavoro discografico che sarà pubblicato entro l'anno.
L'evento sarà trasmesso in diretta da Radiobombo e saranno riservati degli spazi informativi al centro antiviolenza Save, che opera nel nostro territorio per contrastare la violenza di genere e che ha la sua sede proprio presso il centro Jôbêl. L'inizio è fissato alle 20 e 30 per entrambe le serate. L'ingresso è gratuito.