Cinema, a Trento il laboratorio della convivenza con film da tutto il mondo
Un Festival per i diritti delle donne e degli uomini. Il Religion Today non è solo un concorso cinematografico: nato nel 1997 come primo festival internazionale e itinerante di cinema delle religioni per una cultura della pace e del dialogo, ha scelto per questa edizione una immagine – simbolo: la “prima” crisi di coppia. Adamo ed Eva, il serpente, una mela spaccata, il giardino perduto, l’armonia compromessa: dal 7 al 17 ottobre a Trento il cinema entrerà nelle pieghe del rapporto talora problematico ma straordinariamente vitale tra religioni e diversità di genere, indagando relazioni squilibrate dalla violenza e dallo sfruttamento.
Un viaggio nelle differenze. Organizzato da BiancoNero, associazione culturale trentina senza scopo di lucro, il Festival racconta culti, credenze, visioni del mondo, stili e linguaggi. Cinquantatré i film in programma, provenienti da 26 paesi diversi e selezionati tra oltre 270 iscrizioni, per declinare nei più diversi contesti culturali e religiosi storie di donne (e di uomini): in concorso Albania, Bangladesh, Canada, Cina, Cuba, Danimarca, EAU-Arabia Saudita-Qatar, Francia, Germania, India, Indonesia, Iran, Israele, Italia, Kurdistan iracheno, Libano, Marocco, Paesi Bassi, Pakistan, Palestina, Polonia, Spagna, Stati Uniti, UK, USA
Film iranani in primo piano. Nella striscia quotidiana dedicata alla narrazione del femminile e del maschile spiccano gli iraniani “Men are more equal” (sulla poligamia) e “Dolls do not know” (sul dramma delle spose bambine). “The Virgin Obsession” raccoglie diverse storie di musulmani d’Europa, migranti di seconda generazione, divisi tra i propri desideri personali e i precetti religiosi a cui si ispirano le famiglie d’origine.
Donne e religione. La rivendicazione di uno spazio pubblico per le donne anche nella Chiesa cattolica è al centro del film “Radical Grace” che racconta la battaglia “femminista” di un gruppo di suore americane.
Donne e politica. L’edizione di quest’anno prevede uno spazio per donne e istituzioni, a partire dal documentario “Measure of merit” che segue la recente corsa per il parlamento israeliano di Ruth Colian, prima donna ebrea ultraortodossa a sfidare tradizioni e pregiudizi a favore delle donne Haredi (di fatto l’unica parte della società ebraica israeliana non rappresentata nell'aula). “Si auspica – dicono gli organizzatori - che alla proiezione possa partecipare la stessa Colian, per una diretta testimonianza diretta di una battaglia impossibile che tuttavia ha aperto nuove prospettive ai movimenti femminili nel contesto dell'ebraismo ortodosso”
Migrazioni. Una giuria ad hoc e proiezioni dedicate (organizzate in collaborazione con Cinformi) per mostrare i differenti volti dell’emigrazione: dall'angoscia di “chi resta” in attesa nei Paesi d'origine alle storie positive, di scambio, di convivenza, amicizia.
Possibilità di convivenza in Terra Santa. Alternando voci israeliane e palestinesi, la serata di sabato 8 ottobre proporrà un approfondimento sulla possibilità della convivenza in Terra Santa, culminando con la proiezione di Hummus! The Movie un film estroso e toccante che attraversa confini e differenze religiose sulle tracce del piatto più popolare del Medio Oriente.
India e Pakistan insieme. Tra gli eventi speciali, due significativi film del progetto “Zeal for Unity”, che per la prima volta ha messo insieme cineasti indiani e pakistani in una logica di conoscenza reciproca e riconciliazione, all'intersezione con la Settimana dell'Accoglienza e con il percorso “Scenari di guerra – Spiragli di pace”, organizzato dal Forum con l'associazione Pace per Gerusalemme.
Caporalato. Diritti umani in Italia: in collaborazione con Libera, il documentario di Giuseppe Pezzulla sui braccianti nei ghetti di Puglia “Santi caporali” (http://video.repubblica.it/edizione/bari/santi-caporali-il-documentario-sui-braccianti-nei-ghetti-di-puglia/237520/237313) .
La costituzione in carcere. In collaborazione con l'Associazione Nazionale Magistrati, il documentario “Dustur” di Marco Santarelli: una importante esperienza di confronto sulla costituzione (in arabo appunto dustur) realizzata in carcere con detenuti musulmani.
La rete per la parità. Ad aiutare l'associazione BiancoNero (gruppo di volontari che dalla prima edizione porta avanti il religion Today Festival) una squadra di primo ordine: in prima linea, l’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento, insieme all’Arcidiocesi ed al Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani. In campo con loro l’Associazione Nazionale Magistrati, la Fondazione UPAD, l’Università Popolare Urania Meran, il Cinit Cineforum Italiano, ma anche il Middle East Now Festival ed al Dhaka International Film Festival ed altri ancora.