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Immigrati, disvelare i luoghi comuni. Ecco "Il Corriere della salute migrante"

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Quando in tema di immigrazione si utilizzano argomentazioni semplicistiche, lo si fa sulla base di dati reali o di una percezione alimentata da un linguaggio utilizzato in funzione di una continua propaganda mediatica?

È proprio questa la domanda che sembra essere alla base de “Il Corriere della Salute migrante”, la ricerca promossa da Sanità di Frontiera Onlus.

La seconda edizione, curata da Maura Pisciarelli e corredata dalle foto di Alessandro Montanari che accompagnano, in modo suggestivo, l’intera pubblicazione, si imbatte in un percorso di controinformazione rispetto ad una narrazione del fenomeno migratorio che, da diverso tempo, si nutre di luoghi comuni che non sempre sono attinenti alla realtà.

Dallo studio e dall’analisi dei dati emerge che l’Italia è un paese che tende allo spopolamento piuttosto che all’invasione e ad un progressivo invecchiamento della popolazione.

La popolazione straniera è aumentata negli ultimi cinque anni di 302.342 persone; mentre quella italiana, nello stesso periodo, è diminuita di 1.204.514”. E ancora, “In Italia si ha un solo under 18 ogni 8 abitanti e una popolazione con una tendenza a ad un’età media di over 65”. Questi sono alcuni dei dati utilizzati da “Il corriere della Salute migrante” per stimolare una riflessione sull’attendibilità dell’affermazione “Siamo invasi”, affermazione che dà il titolo al primo capitolo della pubblicazione.

“Ci rubano il lavoro”. Eppure, da quanto riportato dalla ricerca promossa dalla Onlus romana, per i prossimi trent’anni l’Europa avrà bisogno di circa 3 milioni di lavoratori all’anno, soprattutto in quei comparti produttivi in cui i cittadini autoctoni non si impegnano perché ritenuti non adeguati alla propria formazione culturale e professionale. “Quasi i due terzi degli occupati stranieri sono impiegati in mansioni operaie o manuali e solo 8 lavoratori stranieri su 100 ricoprono posizioni professionali qualificate”. I lavoratori dipendenti stranieri, a parità di mansione, percepiscono un compenso annuo inferiore del 37,7% rispetto ai lavoratori italiani impiegati negli stessi comparti. Questo determina un reddito medio annuo dei lavoratori stranieri inferiore del 45% rispetto a quello dei lavoratori dipendenti italiani. Tenendo conto dei consumi e delle entrate contributive dei lavoratori stranieri, si riscontra un introito per le casse dello Stato di 26,6 miliardi di euro.

Il 9,5% del PIL italiano è prodotto da persone straniere che apportano alle casse dello Stato una somma pari a 500 milioni di euro l’anno. Attraverso un lavoro analitico, sostenuto da una narrazione fluida e uno stile agile, “Il Corriere delle Salute migrante” dimostra l’insostenibilità dell’affermazione: “Hanno troppi privilegi”.

A fare da sfondo all’intera pubblicazione vi è il diritto alla salute come diritto universale che, con l’ondata pandemica di Covid-19, torna ad essere uno dei diritti sociali su cui si richiama l’attenzione della politica e delle istituzioni italiane ed europee.

E proprio di salute, di quella delle donne straniere vittime di sfruttamento sessuale, si occupa il lavoro della Pisciarelli nella parte finale, dedicata ad un approfondimento del tema della Tratta attraverso testimonianze, interventi di esperti nel settore e contributi di studiosi.

In uscita il 18 dicembre, in occasione della Giornata internazionale per i diritti dei migranti, “Il Corriere della Salute migrante” sarà presentato in web live streaming sul canale YouTube di Sanità di Frontiera Onlus https://youtu.be/J0XDRdMNaGM Tra gli ospiti, l’Ambasciatore Elisabetta Belloni, Massimo D’Alema, Gianni Letta e il Santino Severoni dell’OMS.

 

 

 

 

 

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