senza cortei ma con eventi e incontri online- Corriere.it
Il Covid-19 ferma i cortei per i diritti delle donne – riuscendo lì dove fallirono anche le politiche patriarcali dell’800 – sacrifica le allegre tavolate di amiche, impedisce ogni evento di massa in teatri, arene e club. E scoraggia perfino l’usanza gentile di scambiarsi le mimose. Ma la Festa della Donna non si ferma: piuttosto lunedì si trasferisce online, tra conferenze, concerti, spettacoli e presentazioni libri.
Si parte da La Sapienza per il convegno «Donne ch’avete intelletto d’amore. La figura della donna in Dante», che apre le celebrazioni dell’ateneo per i 700 anni dalla morte di Alighieri. Protagoniste, con il contributo di Monica Guerritore, Pia dei Tolomei, Piccarda Donati, Francesca da Rimini e Beatrice. Allo Spazio Rossellini la Regione Lazio ospita «Io non odio», con 12 donne sul palco – atlete, imprenditrici, influencer e artiste – per raccontare le proprie esperienze e visioni, da Edith Bruck a Caterina Guzzanti.
Alma Daddario e Paola Dei presentano il loro nuovo libro Uccise dal talento(Porto Seguro), con Paola Tassone e le letture di Silvia Siravo e Anna Teresa Rossini per un ritratto di straordinari talenti al femminile che hanno lottato per emergere: da Judy Garland, discriminata sul set de Il Mago di Oz, a Natalie Wood con la sua misteriosa fine (di cui il marito è principale sospettato), fino ad Edith Piaf e Maria Callas. Festa in musica al Teatro Villa Pamphilj, dove l’associazione JazzMine regala performance musicali e accende uno sguardo sul gender balance nel jazz italiano.
Alla Biblioteca Vallicelliana inaugura l’installazione Il fazzoletto di Desdemonadi Emanuela Mastria, a cura di Michela Becchis, con 100 sculture di porcellana bianca per condannare la piaga del femminicidio. Mentre s’intitola «Donne europee in diplomazia» l’incontro dell’ambasciata di Francia e l’Institut français con Laurence Badel dell’Università Parigi 1 Panthéon-Sorbonne, la rappresentate Onu Céline Jurgensen, Renato Varriale del Ministero degli Esteri e Maurizio Caprara. E l’Instituto Cervantes lancia la conferenza su grammatica e sessismo «Stereotipi di genere e il discorso violento».
Tanti gli appuntamenti che sollevano il velo su quanto – a oltre un secolo dalla nascita del movimento di emancipazione femminile – ci sia ancora da fare sul fronte dell’equità di genere. Ma a regalare un tocco di spensieratezza arrivano pasticcieri e chef della Capitale. Le Carré Français propone un macaron extralarge in doppia versione: al tè alla vaniglia con frutto della passione, e al tè rooibos con lamponi; e per le clienti del pranzo lo champagne lo offre la casa. Da Settimo, domenica e lunedì, c’è un goloso cadeaux di chef Giuseppe D’Alessio, mentre al Mirabelle chef Stefano Marzetti offre un Franciacorta. Si brinda anche all’Hard Rock Cafe con la Sparkling Blackberry Sangria e la Strawberry Basil Lemonade. E c’è spazio anche per la solidarietà, con la raccolta fondi a favore di Salvamamme, e il concerto di Beatrice Antolini. Infine gli indirizzi per festeggiare con gusto sono Grezzo Raw Chocolate, il Capriccio di Carla D’Ambrosio e Grué, con rivisitazioni della torta Mimosa.
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6 marzo 2021 | 07:23
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