“Ripetuti attacchi portati dalla giunta regionale nei confronti delle donne e dei loro diritti” - Ossolanews.it
Il Movimento 5 Stelle Domodossola si esprime contro i ripetuti attacchi portati dalla giunta regionale di destra nei confronti delle donne e dei loro diritti.
La prima mossa della Regione è stata quella di non recepire le nuove linee guida nazionali in materia di interruzione volontaria di gravidanza, elaborate dal Ministero della Salute e validate dal punto di vista scientifico, sulla possibilità di effettuare l'aborto farmacologico, meno traumatico e più sicuro per le donne che scelgono di interrompere la gravidanza.
La seconda è stata quella di proporre l’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori familiari del Piemonte.
Da sottolineare che la proposta non è arrivata dall’Assessore alla Sanità, completamente assente dall’inizio di questo dibattito, ma dall’Assessore agli affari legali di Fratelli d'Italia, che ha scavalcato il suo collega e agito in solitaria su un tema di carattere prettamente sanitario. L’informazione fornita deve mirare a rendere la donna consapevole per permetterle di scegliere senza essere colpevolizzata.
I Consultori familiari d'altro canto sono composti da team multidisciplinari e da esperti in grado di supportare la donna in ogni sua esigenza e con approccio professionale e scientifico, non ideologico come qualcuno vorrebbe. Si rende pertanto necessario semmai potenziare questi luoghi di prossimità dal punto di vista numerico e dell’organico, in quanto forniscono una moltitudine di servizi non demandabili ad altri.
Quando il problema che porta alla sofferta decisione di abortire è di carattere economico sono le istituzioni a dover agire, non lasciando le donne in stato di abbandono o in balia delle organizzazioni che trattano la questione in modo ideologico.
Per questo motivo il gruppo Movimento 5 Stelle di Domodossola proporrà nell'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale l’impegno del Sindaco e della Giunta, così come già avvenuto in molti Comuni piemontesi, di interloquire con chi di dovere al fine del ritiro della determina dirigenziale Marrone, per garantire il diritto alla salute della donna, e alla sua piena autodeterminazione attraverso la libertà di scelta sancita dalla legge 194/78, il rispetto della laicità dei diritti, della laicità dello Stato e del lavoro pluriennale dei consultori e del personale sanitario che vi opera all’interno.
Consiglieri M5S Domodossola
C.S.