Disoccupata, due figli. Dopo l'articolo di Bgnews la svolta: "Un lavoro e aiuti straordinari"
La nostra storia di Pasqua è dedicata ad una donna forte e piena di coraggio e alla solidarietà di tutti voi che, nei momenti di difficoltà, non vi tirate mai indietro per aiutare chi ha bisogno.
L’8 marzo 2021, in occasione della festa internazionale dei diritti delle donne, noi di Bergamonews abbiamo pubblicato la testimonianza di B.F., bergamasca di 51 anni, rimasta senza lavoro con due figli a carico, a causa delle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria da Covid.
“Come molte storie mi sono trovata improvvisamente in cassa integrazione con un significativo decurtamento dello stipendio. Poco dopo, è arrivato il licenziamento. Ora posso mantenere i miei figli solo con gli 800€ della Naspi”, ci aveva raccontato B. che per la prima volta aveva, dunque, dovuto aderire ad un bando del Comune di Bergamo per un aiuto economico.
Il giorno dopo la pubblicazione dell’articolo in posta di redazione abbiamo ricevuto un messaggio di una signora di Bergamo che chiedeva un contatto di B. per poterla raggiungere e offrire il suo aiuto.
Meno di un mese dopo ci arriva la chiamata di B.: “Volevo ringraziarvi di cuore e raccontarvi come procede la mia storia. Grazie all’incredibile rete di aiuti attivata da quel primo contatto dopo il vostro articolo, ora ho ottenuto un lavoro come segretaria commerciale in un’azienda bergamasca. Per ora si tratta di un contratto di soli tre mesi, ma con previsione di un indeterminato e che mi permette di avere un po’ più di respiro nei confronti della vita di tutti i giorni fatta di grandi sacrifici per la mia famiglia”.
Questa è la nostra bellissima storia di Pasqua che vogliamo condividere con voi: fatta di rinascita, amici e solidarietà che non vuole niente in cambio.
“Mi hanno aiutato quattro straordinarie donne di Bergamo e altre città limitrofe, offrendosi di pagarmi delle spese che avevo arretrate, una parte d’affitto e venendo con me a fare la spesa – ci racconta B. commossa e piena di gratitudine – Al di là dell’aiuto economico, che è stato fondamentale per me e i miei figli, il regalo più grande che mi hanno fatto è stato quello di ridarmi speranza nei confronti del futuro e della bontà delle persone”.
Quattro donne tra di loro molto diverse, sia come provenienza sia come condizione sociale, ma che hanno deciso di unirsi per dare vita ad una rete di aiuti in grado di sostenere un’altra donna che aveva bisogno di una mano gentile.
“Non hanno voluto niente in cambio, nemmeno un grazie – continua B. – Sono davvero sorpresa e commessa. E mi riprometto che appena anche io sarò nelle condizioni, lo farò anche io, non potete immaginare cosa hanno significato per me questi aiuti”.
Commossa, anche, l’assessore alla Politiche sociali del Comune di Bergamo, Marcella Messina, che, insieme ai suoi uffici, ha seguito B. sin dal momento in cui ha dovuto aderire al bando di aiuti: “Queste sono le storie che davvero mi scaldano il cuore e che mi danno ancora di più conferma di quanto la rete di aiuti a cui tutti insieme siamo in grado di dare vita sia potentissima. E di come non si debba mai avere paura di rivolgersi ai servizi sociali”.
A Bergamo sono oltre 800 le donne che han chiesto un aiuto economico al Comune di Bergamo, aderendo al bando dedicato ai buoni spesa distribuiti ai cittadini in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria.
833 donne beneficiarie, a fronte di 781 uomini. Sono mamme, per lo più italiane, che vivono da sole con a carico dai 3 ai 4 figli, con un lavoro autonomo che spazia da quello dell’assistenza alla persona e della casa al mondo dello spettacolo: settori poco tutelati dall’emergenza economica post Covid.
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