Diritti delle donne e aborto, sit-in davanti al Comune di Pescara
Sabato 10 aprile alle ore 18 appuntamento davanti al Comune di Pescara per un sit-in, nel rispetto delle normative anti-Covid, per protestare contro l'amministrazione Masci che "sembra occuparsi delle donne solo per mortificarne la libera scelta in materia di interruzione volontaria della gravidanza", come si legge in una nota dell'associazione Ginestra.
La manifestazione si chiama "194 passi indietro" e fa riferimento, appunto, alla legge del 1978 sull'interruzione volontaria di gravidanza: gli organizzatori del sit-in ricordano che nel marzo 2020 "una vergognosa mozione a firma Scurti viene approvata dalla maggioranza per impegnare il Comune a piantare un albero per ogni bambino mai nato in seguito ad un aborto, colpevolizzando oltremodo la scelta di ricorrere a quanto previsto dalla legge 194/78 e commettendo una violenza psicologica enorme sulle donne che decidono di prendere tale decisione".
Mentre lo scorso 31 marzo "il consigliere Rapposelli (FdI) propone e fa approvare dalla maggioranza una mozione che impegna la giunta a istituire un fondo che paghi le donne per far loro cambiare idea rispetto alla scelta di interrompere volontariamente la gravidanza, il tutto con la becera scusa della natalità in calo per colpa della pandemia".
Inoltre c'è "il continuo attacco all’istituto dei consultori, culminato nella scelta dell’assessora regionale Verì di raccomandare alle Asl regionali di consentire la somministrazione della pillola Ru426 per l’interruzione farmacologica di gravidanza solo negli ospedali e non nei consultori familiari, di fatto disincentivando il servizio, specie durante la pandemia".
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