Stampa

Con il ritiro Usa l’Afghanistan può tornare base del jihadismo mondiale- Corriere.it

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Potrebbe sembrare un segnale di distensione, in realtà si preparano tempi difficili per l’Afghanistan. L’annuncio dell’amministrazione Biden di voler ritirare le truppe americane dallo scenario della «guerra più lunga» degli ultimi secoli entro il prossimo 11 settembre (il ventennale degli attentati di Al Qaeda sul suolo Usa) apre a numerose e inquietanti incognite.

La reazione dei talebani

E’ ben noto che i talebani chiedono il pieno rispetto degli accordi raggiunti con Donald Trump nel febbraio del 2020, contemplanti la data del ritiro al prossimo primo maggio. Quattro mesi di differenza sono visti come una violazione delle intese, un vero e proprio «tradimento americano», e ciò minaccia di intensificare violenze e attentati. In realtà, l’offensiva talebana non è mai cessata. Tutt’altro. Nell’ultimo anno i loro attacchi si sono rivolti contro le truppe e la polizia del governo del presidente Ashraf Ghani. I colloqui tra gli emissari governativi afghani e i talebani sono in crisi.

Vittoria di chi?

La prospettiva sta diventando una netta vittoria militare talebana, che comporterebbe la cancellazione delle tante conquiste della società civile ottenute con grande fatica nell’ultimo ventennio, incluse la cancellazione dei nuovi programmi scolastici e l’erosione dei diritti delle donne. Il vertice Nato che si riunisce oggi a Bruxelles tratterà a fondo la questione. Anche l’Italia è coinvolta. Il contingente italiano è stato storicamente uno dei più numerosi in Afghanistan. Tutt’ora circa 800 soldati italiani sono stazionati soprattutto ad Herat con compiti di addestramento delle forze di sicurezza afghane. Il progetto di massima è concordare un ritiro coordinato di tutti i contingenti internazionali assieme a quello americano.

L’incognita jihadisti

Tra le tante gravissime incognite resta però quella della presenza dei jihadisti stranieri nel Paese. I talebani si erano impegnati ad espellerli. Ma la realtà sul terreno è assolutamente diversa. Nonostante le assicurazioni contrarie, numerosi elementi talebani cooperano con i qaedisti. In alcuni casi sappiamo di scontri duri tra talebani e Isis, in altri però è emerso un certo grado di coordinamento. Il rischio sta diventando che l’Afghanistan possa tornare ad essere la base operativa del jihadismo mondiale con conseguenze ancora tutte da valutare.

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna