Il messaggio di speranza delle donne pensionate «Lottiamo per i diritti»
portoferraio. In occasione della festa della Liberazione di oggi, Anna Galli, segreteria Spi Cgil Elba, lancia un messaggio a nome del gruppo femminile del sindacato pensionati. «Festeggiamo anche questo 25 aprile all’insegna del Covid e dell’incertezza, ma con il cuore che batte per i diritti, per il lavoro, contro tutte le ingiustizie. Chi sono i partigiani di oggi? Sappiamo chi erano, per cosa lottavano e per cosa morivano i partigiani di ieri. Noi, oggi, nella libertà conquistata grazie a loro, qualche volta ci perdiamo. Diamo importanza a certi valori e non ad altri, ci dividiamo e vediamo ogni giorno forme di violenza anche verbale, di razzismo e di populismo. Noi donne abbiamo una grande responsabilità e consapevolezza: sappiamo di essere pronte per il governo della società, sappiamo di essere meno compromesse, di aver meno vincoli, sapendo di essere invece più libere nel pensiero e nelle scelte. Per questo dobbiamo scendere in campo in difesa di certi ideali: da quelli di vivere nella pace a quelli sociali e della legalità, contro ogni sopraffazione. La nostra generazione non è più giovane: ma rappresentiamo una risorsa importante e preziosa per i nostri valori di libertà, solidarietà ed uguaglianza, così come lo siamo stati sessant’anni fa uscendo dalle fabbriche, dalle scuole, dalle case, per portare una ventata d’ossigeno in un paese che stava soffocando. Lo spirito di quegli anni che rivive nella memoria collettiva lo rivediamo oggi nei giovani che fanno volontariato. Ecco perché dobbiamo stringere un patto con le nuove generazioni: noi abbiamo l’esperienza e la memoria, loro abbiano l’entusiasmo di continuare a combattere per certe idee e la voglia di crearne delle nuove. Se ne saremo capaci, creeremo una vera alleanza che rivoluzionerà la vita del paese in cui viviamo, come fecero i partigiani. Non dobbiamo dimenticare i “nuovi partigiani” come Giulio Regeni o Patrik Zaki. Noi saremo sempre con loro, ricordando chi lottò e morì perché oggi potessimo manifestare le nostre idee, le stesse che difenderemo finché avremo vita. W il 25 aprile, w la libertà». —
S.B.
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