La mappa femminista smonta gli stereotipi e guarda all’ambiente
TORINO. Più un Paese è arancione più discrimina le donne, se invece è blu, come il Canada o la Scandinavia, vuol dire che il divario è ridotto. L'Italia, per intenderci, vira sul color albicocca, che significa metà classifica. La psichedelica mappa del «global gender gap» è una delle 200 che compongono l'Atlante delle donne (add edizioni) di Joni Seager, geografa femminista e professore alla Bentley University di Boston; oggi alle 18 sarà online dal Circolo dei Lettori in dialogo con Cathy La Torre.
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