Melinda Gates, la paladina che combatte per sollevare le donne- Corriere.it
Di Bill Gates sappiamo tanto. Della moglie Melinda, dalla quale il quarto uomo più ricco del mondo, a 65 anni, si prepara a divorziare consensualmente dopo l’annuncio lunedì su Twitter, conosciamo molto meno, per lo più note biografiche. E’ stata la stessa Melinda, un paio di anni fa, ad aprirsi pubblicamente.
Ritratto di Melinda Gates
Melinda, 56 anni, texana di Dallas, laureata in ingegneria informatica alla Duke University, nella Carolina del Nord, un’eccellente università americana dove ha ottenuto anche un Mba, nella sua autobiografia «The Moment of Lift», pubblicata nel 2019, racconta della sua infanzia, della vita e delle lotte private come moglie di un personaggio famoso e madre casalinga con tre figli, prima di dedicarsi alla difesa dei diritti delle pesone svantaggiate, in particolare delle donne.
Dalle pagine più personali del libro si intuisce che la vita non è sempre stata facile, come si potrebbe credere guardando soltanto agli zero del patrimonio. Ma lavorare insieme alla fondazione ha migliorato il rapporto tra Bill, che non ha mai terminato gli studi a Harvard, e Melinda. «Lui ha dovuto imparare come essere alla pari, e io ho dovuto imparare come farmi avanti ed essere alla pari», ha scritto.
I pro e contro del matrimonio (scritti alla lavagna)
Si erano conosciuti a una cena d’affari a New York, poco dopo l’ingresso di Melinda in Microsoft nel 1987. In un documentario uscito su Netflix nel 2019, «Inside Bill’s brain», il cofondatore di Microsoft aveva spiegato che dopo essersi frequentati per un anno, lui e Melinda si sono trovati di fronte a una scelta: «o lasciarsi o sposarsi». Bill fece una lista su una lavagna dei «pro e contro del matrimonio», mentre Melinda lo osservava ridendo.
I vantaggi del matrimonio superavano gli svantaggi, così i due si sono sposati a Capodanno del 1994 a Lana’i, un’isola delle Hawaii comprata nel 2012 da Larry Ellison, il miliardario fondatore di Oracle, da sempre un arci rivale di Bill Gates. Probabilmente oggi Ellison è uno dei pochi a rallegrarsi del divorzio, visto che dopo 40 anni riuscirà a superare l’avversario di epiche battaglie, spesso a mezzo stampa, che in passato hanno scosso la Silicon Valley. Oggi Ellison, con un patrimonio di 91,4 miliardi di dollari, è scivolato al nono posto nell’Indice dei miliardari di Bloomberg, ma se Bill e Melinda divideranno a metà la loro ricchezza, il fondatore di Oracle supererà di una ventina di miliardi l’antico «nemico», da lui sinceramente e pubblicamente odiato per aver imposto ai consumatori di tutto il mondo prodotti giudicati «scadenti» grazie a una posizione di monopolio. Ma questa è un’altra storia.
Bill e Melinda Gates, le cose da sapere
I diritti delle donne e la fondazione
La liberazione di Melinda comincia con la fondazione, co-fondata con il marito nel 2000, e durante 20 anni di viaggi nei Paesi meno sviluppati del mondo. Ma la sua battaglia per i diritti, soprattutto in difesa dei diritti delle donne, riguarda anche le economia avanzate. Il concetto fondamentale è riassunto nel titolo del suo libro di memorie, che in italiano potremmo tradurre «Il momento del sollevamento». Melinda lo ha spiegato così in occasione di una presentazione: «Quando ero piccola, i lanci spaziali erano un avvenimento enorme nella mia vita, posso ancora sentire nelle ossa la suspence di quei conti alla rovescia, specialmente quel momento di sollevamento quando il motore si accende e la terra trema e il razzo inizia a sollevarsi». Ecco, vorrebbe evocare un momento simile «per sollevare il genere umano e specialmente le donne», ha detto. Riconoscendo che «a volte per sollevare le donne in alto, basta smettere di tirarle giù».
L’accusa è netta: «Nei miei viaggi ho conosciuto centinaia di milioni di donne che vogliono decidere da sole se e quando avere figli, ma non possono. E ci sono molti altri diritti negati a donne e ragazze: il diritto di andare a scuola, di avviare un’attività, di candidarsi alle elezioni, di studiare informatica, di trovare investitori per un finanziamento. A volte questi diritti sono negati per legge, ma anche quando sono legittimi, si scontrano con i pregiudizi culturali contro le donne».
Quando si sollevano le donne, «si innalza l’umanità intera», sostiene Melinda Gates. Ecco perché al centro del suo lavoro c’è l’empowerment di donne e ragazze per aiutarle a realizzare il loro pieno potenziale. «Il mondo si sta finalmente svegliando sul fatto che nessuno di noi può andare avanti quando la metà di noi è repressa». Eppure il cambiamento non avviene abbastanza velocemente, perfino in America. Perciò nel 2015, Melinda ha creato «Pivotal Ventures», una società di investimento e incubazione focalizzata su donne e famiglie, questa volta concentrato negli Stati Uniti.
Il fatto che a firmare la petizione di divorzio presso la Corte superiore della King County dello Stato di Washington, dopo 27 anni di matrimonio, sia stata Melinda, come si legge nel documento inviato online alla cancelleria del tribunale il 3 maggio intorno alle 2 del pomeriggio, mentre il marito Gates la ha accettata controfirmandola, è un segnale. Da ora in poi Melinda farà da sola.
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