Stampa

«Un portafoglio per le Pari opportunità» — Unibo Incronaca

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

la proposta

image

L'assessorato comunale alle Pari opportunità avrà «finalmente un portafoglio e anche importante». Questa è stata la dichiarazione di Matteo Lepore, assessore alla cultura del Comune di Bologna e candidato alle primarie del Pd, qualora vinca le elezioni amministrative e diventi sindaco.

 

L’altro obiettivo è presentare il Piano per l'uguaglianza di genere alle quattro realtà che a Bologna si occupano di donne e portano avanti dei servizi in collaborazione con l'amministrazione comunale: la Casa delle donne, l'Udi (Unione donne in Italia Bologna), Sos donna e MondoDonna.

Affermazioni che arrivano, mentre il candidato è a bordo del taxi di Roberto "RedSox" Mantovani, che è partito questa mattina dal centro della città per un tour delle quattro associazioni impegnate nella tutela delle donne. Insieme a lui c’erano Susanna Zaccaria, assessora alle Pari opportunità e differenze di genere, e la consigliera comunale Simona Lembi (Pd). Presentare il piano a queste realtà significa che «vogliamo confrontarci con il loro punto di vista sulla città e su cosa si deve fare nelle azioni di supporto alle donne», ha detto l’assessore.

 

Mentre infervora il dibattito sul ddl Zan, dunque, Lepore fa un passo in avanti e si sbilancia con tre proposte, la prima delle quali è costruire un «dipartimento per la lotta alle disuguaglianze» che tenga insieme «tutto quello che è impegno per i diritti, promozione delle questioni di genere e lotta contro ogni forma di discriminazione». È in questo contesto che l'assessorato alle Pari opportunità avrà un'autonomia di spesa, perché «servono risorse per portare avanti una vera battaglia di sostegno a tutte le associazioni che si occupano di questo», ha detto Lepore.

In secondo luogo, «è importante che questa sia una battaglia metropolitana, quindi tutti i Comuni, le associazioni e le donne della Città metropolitana devono essere sostenute e sarà importante raddoppiare le risorse che la Città metropolitana impegna per le pari opportunità». La terza proposta rappresenta «il cuore del Piano per l'uguaglianza che anche Enrico Letta sta portando avanti a livello nazionale», ovvero «un patto per il lavoro e l'occupazione femminile a livello metropolitano». Perché «con tutte le categorie ci deve essere una lotta serrata alla disoccupazione femminile e un impegno per la promozione dell'occupazione e dell'impresa femminile, quindi bisogna concordare con queste realtà anche un investimento di risorse: della Camera di commercio, della Regione, del Comune e della Città metropolitana», ha concluso Lepore. Senza dimenticare che l'utilizzo dei fondi europei del Recovery plan rimarrà fondamentale.

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna