la grinta dei Måneskin, la tenerezza di Gjon e la delusione di Anxhela
Le canzoni sono una parte importante della nostra vita, a volte diventano rifugi e attesa, ma purché ciò accada, ci vuole l’armonia tra melodia e testo, ci vuole la profondità portata con maestà, cosa che in questi tempi lascia molto desiderare. Su un palco simile, le aspettative aumentano insieme alle delusioni.
Una delusione, come quella della canzone che ha rappresentato l’Albania.
Ma noi, l’abbiamo votata?
– No, io non l’ho votata. Una canzone così priva di testo e di messaggio, non la voterei mai!
La bellezza e l’arte non hanno nazionalità, vanno oltre le bandiere, non scendono al compromesso neanche per la propria bandiera. L’unica cosa che portano dentro sono il messaggio e le emozioni e pare che tanti, hanno trovato tutto ciò nella canzone di Gjon Muharremaj – Gjon’s Tears – Tout l’Univers.
Una voce che ha saputo narrare l’universo umano – a soli 22 anni – rappresentando dignitosamente la Svizzera; una canzone dove si sentono l’amore, i brividi ed i ricordi della vita, una poesia.
“Resta questa notte per vedere l’albaper sentire la tua voce che mi accarezza …
sono sceso dal cielo per scoprireche si nasconde il tuo sguardosolo ad un centimetro da me
lasciare indietro la pauracon la tua anima fra le mie dita, resta”
Note e parole che si estendono tra il celeste ed il terreste, cadendo come pioggia di tenerezza su chi le ascolta; pezzi che si fanno sentire come radici della nostra Albania, perché Gjon è figlio di madre albanese e padre kosovaro, è lo stesso ragazzo che a soli 13 anni aveva partecipato alla prima edizione di “Albania’s Got Talent” giungendo alle finali, per poi passare allo stesso format svizzero dove arriverà in semifinale ed a The Voice: la plus belle voix in Francia.
È lo stesso Gjon che pare non verrà preso in considerazione dalla commissione albanese per rappresentare l’Albania in Eurovision, perché hanno già altri 25 artisti in gara, commissione la quale sceglierà una canzone priva di significato, priva di originalità e autenticità, ma soprattutto priva di testo e di messaggio, così lontana da un’Albania in mezzo all’Europa, così lontana dalle donne di una Russia ed i loro abiti cuciti dalle mani delle proprie madri per portare sul palco i diritti delle donne e la lotta contro la violenza domestica, donne che portano sul palco i diritti delle minoranze etniche, andando contro Valentina Matviyenko, presidente della camera alta del Parlamento russo nonché fedelissima di Vladimir Putin.
Eurovision 2021, il video dell’esibizione di Gjon Muharremaj – Gjon’s Tears con «Tout l’Univers»
Invece – Karma – di Anxhela Peristeri – non parla di nulla e nulla rappresenta, nulla ci ha lasciato.
Per certe cose, bisogna essere fuori dalle righe, ed essere fuori dalle righe è roba da pochi; essere fuori dalle righe non vuol dire essere senza vestiti o quasi, ma vuol dire far andare fuori di testa – perché ci entri tu – nella testa degli altri.
Eurovision 2021, il video dell’esibizione di Anxhela Peristeri con «Karma»
I Måneskin lo sanno fare, sono fuori di testa e fanno andare fuori di testa; forse perché il mondo non è mai stato di quelli che imitano, ma di chi la ricrea dal zero ogni giorno con la propria grinta. E la loro grinta è il loro graffio, è la loro vittoria – lontano da “zitti e buoni”, diventando quelli che hanno saputo osare.