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«I problemi globali vanno risolti a livello internazionale»- Corriere.it

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BERLINO Non è più possibile risolvere i problemi globali con soluzioni nazionali. La pandemia ci ha insegnato che singole risposte di singoli Stati non sono più sufficienti. Il multilateralismo è la risposta giusta alla crisi pandemica. Ma lo stesso vale per le altre grandi sfide del nostro tempo, dal cambiamento climatico alle disuguaglianze sociali.

Al Global Solutions Summit, Mario Draghi e Angela Merkel indicano all’Europa la strada del futuro. C’è piena sintonia tra il presidente del Consiglio e la cancelliera tedesca, secondo i quali la condivisione di sovranità sperimentata nella battaglia contro il Covid-19 deve essere estesa ad altri campi oltre la salute, dalla difesa ai rapporti internazionali.

La priorità, secondo Draghi, rimane la sconfitta della pandemia, non solo nei Paesi sviluppati ma anche in quelli più poveri, che devono avere pieno accesso ai migliori vaccini. Questo sia per un «imperativo morale», sia per una «ragione pratica e se si vuole egoistica: finché il male infuria, il virus può subire mutazioni pericolose che possono minare anche le campagne di vaccinazione di maggior successo». Il premier ha ricordato le risposte concrete, fornite la scorsa settimana dal Global Health Summit tenutosi a Roma.

La sfida pandemica non può e non deve distogliere l’attenzione dalle altre sfide globali. Quella climatica in primo luogo. Draghi ricorda i dati drammatici dati dell’Organizzazione Mondiale della sanità, secondo cui il riscaldamento del pianeta causerà 350 mila morti l’anno tra il 2030 e il 2050, mentre già oggi le calamità naturali nei Paesi a medio e basso reddito causano danni annuali per 390 miliardi di dollari. Come copresidente della COP26, la Conferenza dell’Onu sul cambiamento climatico, l’Italia ha posto come obiettivo il doppio impegno di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi e portare a zero le emissioni di CO2 entro il 2050. Secondo Draghi, occorre rafforzare le misure di contenimento, per esempio accelerando l’eliminazione del carbone come fonte energetica. Inoltre, bisogna garantire l’afflusso di capitali pubblici e privati verso iniziative legate al clima.

Un’azione indispensabile, spiega il premier, è anche quella contro le disuguaglianze globali, che rischiano di essere approfondite sia dalla pandemia che dai cambiamenti climatici. 88 milioni di persone sono state spinto sotto la soglia di povertà nel 2020 a causa del coronavirus. Altri 132 milioni potrebbero subire lo stesso destino nei prossimi dieci anni in conseguenza del riscaldamento del clima, secondo la Banca Mondiale.

Sono choc asimmetrici che colpiscono più duramente i giovani e le donne: «Nei mercati emergenti si è registrato un calo maggiore della disoccupazione femminile e della partecipazione delle donne rispetto agli uomini». Fra le iniziative sostenute dal governo italiano, ci sono quelle per la «riduzione degli oneri del debito per i Paesi più poveri del pianeta», fra cui l’emissione di nuovi Diritti Speciali di Prelievo del FMI, con il trasferimento di quelli esistenti ai Paesi più bisognosi.

Sul tema della parità di genere, sollevato dalla moderatrice della discussione in videoconferenza, Draghi l’ha definita «una delle priorità del Piano nazionale di ripresa e resilienza», ricordando che i governi hanno molto da fare per rimuovere le barriere all’occupazione femminile e combattere le discriminazioni di genere sul posto di lavoro. Il premier ha ricordato che il suo governo ha nominato la prima donna a capo dei servizi segreti.

Sia Merkel che Draghi hanno parlato dei rapporti con la Cina. Per la cancelliera, sebbene da un lato Pechino desti preoccupazioni, «dobbiamo continuare la collaborazione» sulle sfide che non possono essere affrontate senza il contributo cinese. A proposito delle divergenze di vedute con l’America, Merkel ha ammesso che «gli Usa sentono più di noi la competizione con la Cina», ma che l’unione europea deve chiedere a Pechino «reciprocità» per una concorrenza leale. Secondo Draghi, «è necessario cooperare con la Cina sulle questioni climatiche, senza rinunciare a sollevare il tema dei diritti umani».

In vista del G20 sotto presidenza italiana, Angela Merkel ha assicurato un «sostegno totale» al premier, augurandogli «un vertice di successo». La cancelliera ha lodato l’iniziativa italiana del Global Health Summit, come prova che il G20 sia ormai maturo per lavorare efficacemente sui temi globali.

28 maggio 2021 (modifica il 28 maggio 2021 | 16:18)

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