Il Friuli - Tribunali 'in sciopero' per i diritti delle donne
Le udienze in Tribunale e dal Giudice di pace in agenda per la mattinata dell'8 marzo inizieranno con 5 minuti di ritardo. Stavolta non si tratta dell'effetto di qualche intoppo burocratico ma dell'adesione al simbolico ‘sciopero nazionale’ per i diritti delle donne. In occasione della festa dell'8 marzo anche l'ordine pordenonese degli avvocati e il comitato forense per le pari opportunità hanno, infatti, deciso di ricordare i tanti casi di cronaca nera al femminile e di diritti calpestati che sconvolgono sistematicamente il nostro Paese.
In accordo con i magistrati del circondario, è stato, quindi, indetto un momento di riflessione per le donne vittime di violenze e soprusi. Di qui il rinvio di una manciata di minuti delle udienze rispetto al calendario già fissato. Sono previsti gli interventi del presidente del consiglio forense di Pordenone, RosannaRovere, e della responsabile del comitato per le pari opportunità, l'avvocato ChiaraCoden.
"Abbiamo accettato di buon grado l'invito del Consiglio nazionale forense, sollecitato a propria volta dalla rete che unisce associazioni, gruppi e cooperative ‘rosa’ di tutt'Italia", ha spiegato a proposito Rovere, ricordando come l'8 marzo sia una data che offre molteplici argomenti di approfondimento. "Non si tratta solo di femminicidi e forme di abuso psichica e fisica. La giornata specifica contro la violenza si tiene a novembre e, come legali, siamo in prima linea a sostenerla. Qui stiamo parlando di diritti e giusti riconoscimenti che spesso vengono negati o repressi. Il nostro intento di giuristi è quello di offrire un contributo serio e professionale per una società più vivibile e sicura".