Omofobia, vandalizzata la prima panchina arcobaleno di Milano: la denuncia sui social. La zona era videosorvegliata
È stata vandalizzata la prima panchina arcobaleno del Municipio 6, dipinta nel Parco Solari di Milano. Inaugurata insieme a quelle di piazzale della Stazione di Porta Genova e del Parco Segantini lo scorso 17 maggio come simbolo della lotta contro l'omobilesbotransfobia e dei diritti della comunità LGBQT+, è stata trovata ieri senza metà asse inferiore.
Â
Â
Â
E a denunciare il fatto sui social network è stato Michele Albiani, responsabile Diritti del Pd metropolitano, che ha condiviso le fotografie del danno. "Quando me l'hanno segnalato non volevo crederci - racconta Albiani, tra i primi sostenitori del progetto insieme al presidente e al capogruppo Pd del Municipio 6, rispettivamente Santo Minniti e Fabrizio Delfini - Così ho attraversato la città per andare a controllare di persona e ho visto che era stato in parte rotto proprio il primo arredo urbano dipinto in zona e realizzato insieme alle associazioni del Coordinamento Arcobaleno con cittadine e cittadini del quartiere".
Â
Â
Un progetto di 13 panchine multicolor, volto a coprire l'intero Municipio 6 puntando, sia in centro che in periferia, ai luoghi più frequentati dai giovani: "Una delle assi è stata spaccata a metà forse a colpi di calci, a giudicare da come è stata fatta a pezzi e abbandonata dietro la panchina - spiega Albiani - Per ora non si sa chi sia stato, ma la stranezza è che su 12 panchine presenti nella piazzetta del Parco Solari, l'unica danneggiata risulta essere proprio quella arcobaleno". "Chiunque sia stato non si sarà accorto, però, della presenza di telecamere - spiega Santo Minniti - Grazie al sistema di videosorveglianza dell'area verde riusciremo sicuramente a risalire al colpevole".Â
Â
Per quanto riguarda i motivi legati al gesto, prova a darne una chiave di lettura Gianluca Trezzi del Coordinamento Arcobaleno: "Ci colpisce che una panchina colorata, simbolo pacifico di diversità e accoglienza, possa dare fastidio a qualcuno, ma forse tocca un nervo ancora scoperto - sottolinea - Accettare gli altri per come sono, rispettare la dignità di ciascuno è la base della convivenza civile, ma purtroppo i molti episodi di discriminazione, odio e attacchi violenti verso chi viene considerato diverso e non in linea con un presunto standard, riguardano da vicino anche la nostra città ".Â
Â
"Inoltre - aggiunge Trezzi - c'è tanto da fare per promuovere una cultura del rispetto e valorizzazione di tutte le individualità e il Ddl Zan va proprio in questo senso, non solo inasprendo le pene per i crimini di odio, ma giustamente prevedendo strumenti positivi per educare al riconoscimento del valore delle differenze, che i bei colori di una panchina vorrebbero testimoniare". E sotto al post di Albiani i milanesi hanno lasciato diversi commenti di solidarietà . Come Anna Rosa che scrive: "Mi dispiace, ero andata a vederla due giorni fa e avevo notato con soddisfazione anche la presenza della panchina rossa contro i maltrattamenti nei confronti delle donne". Oppure Cecilia che dice: "Se dovesse servire, mi metto a disposizione per colorarne altre 20 per una danneggiata".