«Le donne, la vita politica e il ricordo di Norma Parenti»
grosseto. Luciano G. Calì, presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, ringrazia anche in un documento il prefetto che ieri «ha inteso sottolineare pubblicamente il collegamento ideale tra la ricorrenza del 2 Giugno e la luminosa figura della giovane Norma Parenti, nata il 1° giugno del 1921 e divenuta a soli 23 anni testimone e martire della Resistenza, tra le diciannove donne insignite della Medaglia d’oro al valor militare».
«Il Comitato provinciale dell’Anpi – scrive ancora Calì – a lei dedicato e dalle cui azioni trova costante ispirazione, ha aperto in questi giorni il quadro delle celebrazioni del centenario che consentiranno all’intera Maremma, ed in modo particolare alle nuove generazioni, di conoscerne le gesta ed anche la profonda umanità, vissuta intensamente nonostante la drammaticità di quei dolorosi tempi di guerra. Oggi, prendendo giustamente impulso dalle tante giovani e dai tanti giovani che con la loro professione di libertà hanno reso possibile la liberazione del nostro Paese dall’oppressione nazifascista, è quantomai opportuno ricordare i molti progressi compiuti grazie alla ritrovata res publica. Nell’anno che rievoca infatti il 75° della proclamazione della Repubblica, è parte integrale e fondante anche il 75° dell’accesso alla vita politica delle donne, in precedenza non riconosciute come depositarie di diritti ed escluse dall’elettorato attivo e passivo. Fu proprio con l’elezione della Costituente che ad esse, in extremis, e nell’ultimo giorno utile per la composizione delle liste elettorali, fu finalmente garantita una piena partecipazione alla vita democratica. La Repubblica e la Costituzione rappresentano pertanto il patrimonio inviolabile di ogni cittadina e cittadino, e costituiscono l’intelaiatura che sorregge la convivenza civile a garanzia dei diritti e della libertà di tutti noi. Viva la Repubblica Italiana, democratica ed Antifascista!» —