Giuliana Baldinucci è il nome della 73enne che ha camminato contro la violenza sulle donne. Una passeggiata di oltre 200 km che l’ha portata daGubbio a Roma. La donna, ex insegnante di matematica, aveva iniziato il suo percorso il 22 maggio. L’obbiettivo era quello di raccogliere fondi per i centri antiviolenza di Perugia e Terni. Un’iniziativa presa di sua sponte che si è conclusa nella Capitale il 9 giugno. “Vorrei che le donne capissero che se vogliono possono fare tutto quello in cui credono”. Afferma “nonna” Giuliana (così ormai soprannominata) al termine del suo cammino.
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Giuliana Baldinucci: il racconto del viaggio Gubbio-Roma
Dalla pagina Facebook ufficiale del Comune di GubbioInizia tutto al termine del primo lockdown, quando uscire liberamente sembrava qualcosa di incredibile. Così Giuliana Baldinucci, 73 anni, scopre la sua passione per le passeggiate. Si chiede quindi fin dove possa spingersi e la sua risposta è Roma, la città del figlio. 200 km da percorrere (a partire da Gubbio) anticipate da un anno di allenamento. Tuttavia Giuliana vuole anche dare un senso, uno scopo, alla sua camminata. Lo trova nei diritti delle donne, un impegno che ha preso già dai tempi della Cgil. Decide così che durante il suo percorso raccoglierà fondi per “liberamentedonna”. Un’associazione antiviolenza che ha i suoi centri a Perugia e Terni. Il viaggio inizia il 22 maggio e termina il 9 giugno alla “Casa Internazionale della Donna” a Roma. Proprio da lì Giuliana lancia il suo messaggio, ovvero che le donne hanno la forza per fare qualsiasi cosa desiderino.
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Giuliana Baldinucci: le parole della “nonna” e le sue testimonianze
Dalla pagina Facebook ufficiale del Comune di GubbioOrmai è nota come “nonna” Baldinucci, la donna che camminò contro la violenza sulle donne. Una passeggiata che la stessa Baldinucci racconta attraversando i momenti più difficili e commoventi. Un cammino che non ha intrapreso da sola a detta sua. Perché con lei c’era lo zaino del figlio ed il bastone da passeggio dei suoi genitori. Ricordi che l’hanno accompagnata e confortata anche quando aveva perso il sentiero in prossimità di Spoleto. Soccorsa dai Vigili del Fuoco chiamati dal figlio ha poi ripreso il suo cammino. A quel momento, da lei definito come il più difficile, si è però anche affiancato quello più bello. Ovvero quando un bambino, osservandone il soccorso, le ha regalato un fiore. Un semplice gesto che però ha commosso ed emozionato la donna di 73 anni. Un percorso che l’ha portata ad una conclusione, ovvero che: “Le donne devono avere più fiducia in se stesse”.