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Giornata internazionale vedove, 258 mln a rischio violenza - Dalla Cina

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Responsabilità editoriale Xinhua.

(ANSA) - ROMA, 23 GIU - Sono circa 258 milioni nel mondo e una su dieci vive in estrema povertà. Sono le donne che hanno perso il marito e che in alcuni Paesi, come la Repubblica Democratica del Congo, a causa dei conflitti e delle violenze rappresentano il 50% delle donne. Ma sono numerose anche in altre regioni come l'Iraq, dove se ne contrano 3 milioni o l'Afghanistan dove solo a Kabul vivono 70 mila donne vedove. Uno stato che, in particolare in Africa e Asia, le pone a rischio di violenza fisica e mentale spesso a causa di problemi legati alla successione di terre e proprietà. In alcuni paesi infatti la vedovanza è considerata uno status sociale molto basso, scacciate dagli stessi familiari si vedono negati i loro diritti ed anche l'alloggio. In alcuni casi, le vedove possono anche essere tenute a rimborsare i debiti contratti dai loro mariti deceduti. Questo le costringe spesso all'accattonaggio o alla prostituzione. In alcune aree inoltre queste donne sono costrette a partecipare a pratiche tradizionali, disumane, dannose e degradanti al limite della vita. In alcuni Paesi, ad esempio, è tradizione far bere loro l'acqua con cui è stato lavato il corpo del marito morto. In alcune regioni sono costrette a subire la rasatura della testa, in altre a intrattenere relazioni sessuali con i familiari del marito. La morte del coniuge comunque provoca un peggioramento della vita delle donne fino ad arrivare alla carenza di cibo, alla mancanza di alloggio e al rischio di violenze. Su queste donne pesa poi il dovere di provvedere da sole ai figli, a volte in un paese che non è il loro, o addirittura in un campo profughi.    Per sensibilizzare il mondo su questa popolazione così trascurata le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata Internazionale delle vedove che si celebra oggi e vuole sollecitare i Paesi a garantire il rispetto dei diritti di queste donne. Ciò include fornire loro informazioni sull'accesso a una quota equa del loro patrimonio, della loro terra e delle loro risorse produttive; una pensione e una protezione sociale che non si basa esclusivamente sullo stato civile; lavoro dignitoso e parità di retribuzione; opportunità di istruzione e formazione. Secondo l'Onu consentire alle vedove di sostenere se stesse e le loro famiglie contribuisce a combattere lo stigma sociale, che porta alla loro 'esclusione e alle pratiche discriminatorie o dannose cui sono sottoposte. (ANSA).   

Responsabilità editoriale Xinhua.

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