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Lesbiche contro il Pride: non ci saremo - Cronaca

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

"Non aderiamo al Milano Pride perché nel suo documento politico si avanza indirettamente la richiesta per noi inaccettabile dell’utero in affitto". È quanto scrive, in una nota, Cristina Gramolini, presidente di ArciLesbica nazionale.

"Il Milano Pride mette nero su bianco che le persone omosessuali sono “costrette a migrazioni per costruire la propria famiglia. Lo Stato italiano deve vergognarsi“. Ma secondo noi la vergogna – si legge nella nota – è paragonare coppie bianche, privilegiate e facoltose alle persone migranti".

Inoltre, "il Milano Pride chiede anche che si possa autocertificare il cambio anagrafico di sesso, trasformato in una “procedura comunale“, questa per noi è una banalizzazione della transessualità e altererebbe le statistiche (su gap salariale, violenze ad esempio) danneggiando le donne in tanti i campi: quote, sport, pari opportunità. A noi importano i diritti Lgbt, i diritti delle donne e i diritti umani, che devono progredire insieme in una sintesi responsabile e senza mercificazioni". Per questo – conclude Gramolini – "la nostra giornata di Pride a Milano sarà domenica 27 giugno con il convegno Differenti, non escludenti".

Intanto, Palazzo Marino si è acceso da mercoledì e fino a sabato coi colori dell’arcobaleno proprio per il Milano Pride 2021. Per la prima volta l’illuminazione dura quattro notti: dal tramonto fino all’alba la facciata della sede istituzionale in piazza della Scala si tingerà dei sei colori della bandiera arcobaleno.

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