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All'interno del terzo stato più piccolo d'Europa c'è una comunità di donne che si batte per i propri diritti. Stiamo parlando della Repubblica di San Marino e dell'Unione donne sammarinesi (Uds). Il comitato, da mesi, sta portando avanti una campagna politica e sociale per un referendum che potrebbe dare una vera e propria svolta storica: legalizzare l'aborto nel paese.
Ad oggi, nella società sammarinese, interrompere la gravidanza è un reato. Non importa se le donne siano state vittime di stupro o di gravi malformazioni fetali. Nel piccolo stato di circa 35 mila abitanti, il Codice penale prevede una pena che va dai tre ai sei anni di reclusione non solo per la donna che abortisce, ma anche per chiunque partecipi al gesto.
San Marino non è l'unico stato che vieta l'aborto. Alla lista si aggiungono anche altri paesi come Andorra, Città del Vaticano, Gibilterra, Malta e Polonia (che di recente ha introdotto un divieto quasi totale).
In Italia, l'interruzione volontaria di gravidanza (ivg) è legale dal 1978 ed in questo modo, nei decenni scorsi, molte donne sammarinesi hanno potuto abortire nel silenzio più totale recandosi nelle città vicine delle Marche o dell'Emilia Romagna.
Ma nel 2021 il Comitato Uds ha deciso di interrompere questo trend proponendo il 15 marzo il quesito referendario: la richiesta è di legalizzare l'aborto entro le dodici settimane, prolungando il termine se c'è un pericolo di vita per la donna o se ci sono gravi malformazioni del feto.
Il verdetto? Il collegio garante della costituzionalità lo ha dichiarato ammissibile. Da quel momento è iniziata una campagna di sensibilizzazione che ha cercato di coinvolgere tutti i cittadini di San Marino. La mobilitazione del comitato ha portato a ben 3028 firme, convalidate il 10 giugno dallo stesso collegio garante. Resta da attendere che venga fissata la data del voto.
Le donne dell'Uds non sono che le ultime protagoniste di una battaglia civile iniziata da altre donne anni fa. Nel 2003, l'ex consigliera di Sinistra unita, Vanessa Muratori, propose di legalizzare l'aborto a San Marino, senza successo. In seguito, ci furono altri due progetti di legge e sette istanze che il parlamento non ha trasformato in legge. L'ultima proposta risale al 2019 ed è stata avanzata dal Comitato promotore della legge sulla procreazione cosciente e responsabile. Anche lì, però, l'iter si bloccò. Ma ora, grazie a Elena D'Amelio Mueller e alle protagoniste dell'Uds, la conquista del diritto ad abortire potrebbe passare per la volontà popolare, proprio come accadde in Irlanda bel 2018.
Mattia Ronsisvalle
[22.6.2021 - 20:59]