https://cdnit1.img.sputniknews.com/img/520/66/5206678_0:0:3168:1782_1920x0_80_0_0_643cfb3ec68a559cb1d6787334706c49.jpg
Le attiviste per i diritti delle donne Samar Badawi e Nassima al-Sada sono state rilasciate. Lo ha reso noto il Gulf Centre for Human Rights. Le due donne restano "osservate speciali" e saranno sottoposte a durissime restrizioni. Erano in carcere dal 2018. Al-Sada ha lavorato come giornalista per la testata on line Juhaina. Ha portato avanti per diversi anni campagne per i diritti civili e politici, i diritti delle donne e quelli della minoranza sciita della Provincia orientale dell’Arabia Saudita. E' stata arrestata con l'accusa di aver comunicato con gruppi all'estero che Riyad ritiene ostili. Badawi è diventata nota per aver sfidato il sistema che relega le donne alla subalternità. E' finita in carcere per aver denunciato prima il padre, nel 2010, e poi le autorità che le negavano la patente di guida, nel 2018, quando ancora per le donne vigeva il divieto di guidare. Entrambe sono diventati i volti di diverse campagne di Amnesty International, che proprio sulla base della detenzione di diverse attiviste per i diritti delle donne, aveva contestato la presidenza dell'Arabia Saudita per il G20 del 2020. Le due attiviste sono state scarcerate, ma godranno di una libertà dimezzata. Saranno sottoposte a diverse restrizioni, tra cui di lavorare, utilizzare i social e lasciare il Regno. Il loro rilascio segue quello di Loujain al-Hathloul, arrestata nel maggio 2018 per aver sfidato il divieto di guida, scarcerata lo scorso 10 febbraio.
FRANCO
bella foto ...non si vede un cazzo . che gente!
0
EBM
che progresso vs la democrazia hahahahah
0
2
Sputnik Italia
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
2021
Clara Statello
https://cdnit1.img.sputniknews.com/img/798/78/7987828_0:69:600:669_100x100_80_0_0_7fce70fef1d5224994e0eaf53849cec8.jpg
Clara Statello
https://cdnit1.img.sputniknews.com/img/798/78/7987828_0:69:600:669_100x100_80_0_0_7fce70fef1d5224994e0eaf53849cec8.jpg
Notiziario
it_IT
Sputnik Italia
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
https://cdnit1.img.sputniknews.com/img/520/66/5206678_437:0:3168:2048_1920x0_80_0_0_582ca84bc3fd684503459cb5dea4d6c1.jpgSputnik Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.+74956456601MIA „Rosiya Segodnya“Clara Statello
https://cdnit1.img.sputniknews.com/img/798/78/7987828_0:69:600:669_100x100_80_0_0_7fce70fef1d5224994e0eaf53849cec8.jpg
mondo
In carcere dal 2018 per aver sfidato il regime maschile del regno saudita, lasceranno la cella ma resteranno in libertà condizionata, con durissime restrizioni.
Le attiviste per i diritti delle donne Samar Badawi e Nassima al-Sada sono state rilasciate. Lo ha reso noto il Gulf Centre for Human Rights. Le due donne restano "osservate speciali" e saranno sottoposte a durissime restrizioni. Erano in carcere dal 2018.
Al-Sada ha lavorato come giornalista per la testata on line Juhaina. Ha portato avanti per diversi anni campagne per i diritti civili e politici, i diritti delle donne e quelli della minoranza sciita della Provincia orientale dell’Arabia Saudita. E' stata arrestata con l'accusa di aver comunicato con gruppi all'estero che Riyad ritiene ostili.
Badawi è diventata nota per aver sfidato il sistema che relega le donne alla subalternità. E' finita in carcere per aver denunciato prima il padre, nel 2010, e poi le autorità che le negavano la patente di guida, nel 2018, quando ancora per le donne vigeva il divieto di guidare.
Entrambe sono diventati i volti di diverse campagne di Amnesty International, che proprio sulla base della detenzione di diverse attiviste per i diritti delle donne, aveva contestato la presidenza dell'Arabia Saudita per il G20 del 2020.
Le due attiviste sono state scarcerate, ma godranno di una libertà dimezzata. Saranno sottoposte a diverse restrizioni, tra cui di lavorare, utilizzare i social e lasciare il Regno.
Il loro rilascio segue quello di Loujain al-Hathloul, arrestata nel maggio 2018 per aver sfidato il divieto di guida, scarcerata lo scorso 10 febbraio.