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Memorie al femminile: un archivio dedicato alle autobiografie delle donne modenesi

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Si intitola “La tua storia per la storia”: le tracce di vita raccolte dal Cdd diventeranno un database internet col contributo di Unimore e Fcrm 

IL PROGETTO

Paola Ducci

«La tua storia, per la storia», non è solo un gioco di parole ma è un percorso partecipativo speciale , promosso dal “Centro di documentazione donna”(Cdd) di Modena, per la raccolta di scritture autobiografiche femminili per una storia della comunità che ricomprenda le vite delle persone. Una chiamata alla città, affinché gli scritti delle donne modenesi vengano depositati all’archivio dell’Istituto culturale. Una selezione dei documenti poi, previa autorizzazione, verrà digitalizzata in sinergia con il Centro interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities di Modena (DHMoRe), per renderlo disponibile digitalmente a chiunque. «Diari, memorie, racconti autobiografici ed epistolari sono fonti preziose per lo studio della vita quotidiana delle comunità - spiega Vittorina Maestroni, presidente del Cdd- in una prospettiva storica che non si occupi solo dei grandi eventi politici, ma anche delle vite di persone comuni. Questa tipologia di testi riescono ad oltrepassare la sfera privata intrecciandosi con la dimensione politica e con la storia collettiva, rappresentando un’occasione unica per ricostruire la storia dei mutamenti sociali e culturali con fonti nuove. Il valore di questo nuovo percorso è che attraverso le scritture autobiografiche delle donne, in particolare, si possono approfondire l’evoluzione delle soggettività femminili, le relazioni tra i sessi nella dimensione personale e familiare, le reti di solidarietà tra donne e la loro partecipazione alla comunità locale».

Con questa iniziativa il Cdd, che conserva già un patrimonio archivistico notificato “di notevole interesse storico” dal Ministero della Cultura-Soprintendenza archivistica dell'Emilia-Romagna, intende creare una nuova sezione d’archivio dedicata alle scritture autobiografiche femminili. «Vogliamo fare emergere le fonti private e i punti di vista esperienziali femminili perché riteniamo siano rappresentativi della storia collettiva di Modena – continua Maestroni - grazie a questo progetto possiamo così avviare una raccolta sistematica per recuperare documenti e ricomprendere nella storia il contributo di una maggioranza femminile solitamente silenziosa e assente».

L’iniziativa rientra nel progetto “In prima persona femminile. Diari, memorie, epistolari tra soggettività e storia”, finanziato dalla Fondazione di Modena con il patrocinio del Comune. “Un progetto che sosteniamo con molto piacere - afferma Paolo Cavicchioli, presidente Fcrm - perché recupera una memoria e lo fa attraverso le nuove tecnologie, portando in digitale scritti autobiografici e i diari di chi ha lavorato per costruire diritti orientati alla parità di genere». Aggiunge l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi: «L’idea di costruire una grande piattaforma e consolidare dei contenuti digitali della storia della città, ma anche della storia di conquista dei diritti civili della nostra comunità, diventa un progetto di sistema territoriale e di valenza culturale molto importante».

Il progetto, iniziato lo scorso autunno con le prime fasi di ricerca e mappatura del materiale autobiografico di donne modenesi depositato negli archivi cittadini e nazionali, è proseguito con la costruzione di un’ampia rete di collaborazioni fra cui il Coordinamento Donne Spi Cgil di Modena, l’Università per la Libera Età Natalia Ginzburg, il Circolo modenese della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari e sarà allargato ad altri soggetti che si andranno via via ad aggiungere. La tua storia, per la Storia avrà un primo momento di restituzione pubblica a fine anno. «A fine mese- conclude Maestroni- prenderà invece il via, con cadenza quindicinale, la rubrica “La tua storia, per la Storia. Ne parliamo con…”, una serie di dialoghi on-line, visibili il mercoledì dalle 11, sulla pagina Facebook e sul sito del Cdd». Info: www.cddonna.it/progetti/in-prima-persona-femminile/. —

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