Premio Pisa Donna, tre assegnazioni
Il Consiglio cittadino per le pari opportunità ha assegnato a Ebru Timtik e Nasrin Sotoudeh l'edizione 2020, ad Emanuela Navaretta l'edizione 2021
PISA — Il Consiglio cittadino per le pari opportunità ha assegnato il Premio Donna 2021 e anche quello dell’edizione 2020, che non si era potuta svolgere a causa della pandemia. Le decisioni sono state assunte nella riunione della scorsa settimana, coordinata dalla presidente Silvia Silvestri, alla presenza dell’assessora comunale alle pari opportunità Raffaella Bonsangue. Il Premio Pisa Donna 2020 è stato assegnato a Ebru Timtik e Nasrin Sotoudeh. Il Premio Pisa Donna 2021 è stato assegnato a Emanuela Navarretta.
Il Consiglio cittadino per le pari opportunità
Ebru Timtik avvocatessa e attivista turca per i diritti umani, morì nell'Agosto del 2020 dopo 238 giorni di sciopero della fame, per testimoniare la necessità di un “giusto processo” nel suo paese, la Turchia. Nasrin Sotoudeh, avvocatessa iraniana, è ancora detenuta nelle carceri iraniane. Emanuela Navarretta, invece, è dal 2020 giudice della Corte Costituzionale.
"C’è un filo rosso che lega le storie delle due donne e due avvocatesse – ha commentato Silvestri - alle quali abbiamo deciso di assegnare il premio Donna 2020: la questione dei diritti. Le abbiamo scelte con questo criterio, fra molti altri curricula altrettanto meritevoli. In questo ambito, le due figure che premiamo, testimoniano che ci sono alcune parti del mondo in cui ci sono diritti talmente tanto negati che il rivendicarli si paga ancora con la vita. Sempre nel campo del diritto, ma questa volta non negato ma riconosciuto e preso ad esempio, abbiamo assegnato il Premio Donna 2021 alla professoressa Emanuela Navarretta, una giurista e accademica italiana, nominata Giudice della Corte costituzionale il 9 Settembre 2020 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha compiuto un fulgido percorso di formazione universitaria e specialistica e di grande competenza e rilevanza accademica nella nostra città".
"L’attualità del tema dei diritti delle Donne – ha aggiunto Bonsangue – e, purtroppo, dei diritti violati delle donne, tanto da far registrare un aumento di oltre il 20% dei casi di violenza, sia fisica che morale nei loro confronti durante il buio periodo del lockdown conferma la necessità di un impegno costante delle istituzioni e della società tutta nel vigilare sul rispetto dei diritti e nel promuovere ogni buona pratica per mantenere alta l’attenzione e garantire tutela e rispetto alle donne. Da qui le riflessioni, il confronto e le decisioni del Consiglio cittadino delle Pari Opportunità di Pisa che ha voluto riconoscere per il premio Pisa Donna 2020 a due Donne che nei Diritti - di tutti e non solo di genere - avevano trovato la loro vocazione, la loro professione, la loro testimonianza valoriale e di vita, sino all’estremo sacrificio della vita e della libertà".
"Il dibattito in merito al rispetto delle donne in alcuni stati islamici, in particolare in Turchia - ha concluso l'assessora -, ha ripreso vigore anche in Occidente in seguito ad eventi ed accadimenti che lo ripropongono in termini di vigorosa drammaticità: l’uccisione della giovane pakistana Samman Abbas, lo sgarbo del sofa gate ai danni della Presidente Van der Leyen. La Turchia, inoltre, nel tortuoso e complesso percorso di paese Nato in stretti rapporti con l’Europa e il mondo occidentale è da poco uscito dalla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica i femminicidi sono in continuo aumento e il presidente Erdogan negli anni ha più volte ripetuto che le donne dovrebbero dedicarsi unicamente alla vita familiare. Sono poi particolarmente orgogliosa della scelta di premiare per l’edizione 2021 la professoressa Navarretta che oggi siede nell’assise del Giudice dei Giudici, e che come donna e giurista testimonia i valori della libertà e dell’uguaglianza perno della nostra carata costituzionale".
Le premiate
L'avvocatessa turca Ebru Timtik è deceduta il 28 Agosto 2020 in Turchia dopo 238 giorni di sciopero della fame condotto per l'affermazione del giusto processo e la difesa dei diritti umani, civili e delle donne. Nel Settembre 2020 le è stato assegnato a titolo postumo il Premio Internazionale per i diritti dell'uomo. Nel Novembre 2020 Il Consiglio Degli Ordini Forensi d'Europa (CCBE) le assegna in via eccezionale, il Premio per i diritti umani a titolo postumo. Nel 2021 L'Associazione Europea delle Giuriste e dei Giuristi per la Democrazia e i diritti dell’Uomo nel Mondo (EGDU) in onore a Ebru Timtik ha deciso di celebrare ogni anno il 14 Giugno la "Giornata Internazionale per un processo equo".
L’avvocatessa Nasrin Sotoudeh insignita nel 2018 del Premio Internazionale per i Diritti Umani Ludovic Trarieux e del premio Sacharov nel 2012 conferito dal Parlamento Europeo per la libera manifestazione del pensiero, si trova ristretta in carcere dal 2018 condannata a 38 anni di carcere e 148 frustate per la sua attività professionale in difesa dei diritti delle donne, dei prigionieri politici e contro la pena di morte. L'attività professionale esercitata di Nasrin Sotoudeh in difesa delle donne, dei diritti umani e della libertà di manifestazione del pensiero viene ritenuta attività criminosa di "collusione contro la sicurezza nazionale", "propaganda contro lo Stato" e " istigazione alla corruzione e alla prostituzione". Quest'ultima incriminazione le è stata attribuita per aver difeso le donne che rifiutavano di portare il Hijab e per essere lei stessa comparsa in tribunale senza il velo.
Emanuela Navarretta è una giurista e accademica italiana, nominata Giudice della Corte costituzionale il 9 Settembre 2020 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nata a Campobasso il 3 Gennaio 1966, ha vissuto a Roma, dove ha frequentato il Liceo classico Francesco Vivona, fino al 1984, quando ha vinto il concorso nazionale di ammissione alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dove si è trasferita per frequentare il corso di laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi della stessa città. Tra i diversi incarichi accademici, è stata Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa dal 2016 al 2020 (dopo essere stata Vicedirettrice per due mandati) e, nel 2020, è eletta Direttrice del Dottorato in Scienze giuridiche dell’Università di Pisa, di cui aveva già coordinato per numerosi anni il curriculum privatistico. Nel 2013, è stata relatrice alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati sul progetto di riforma in materia di danno alla persona e nel 2020, fino alla nomina a giudice costituzionale, è stata vicedirettrice vicaria della Scuola Superiore della Magistratura e componente del relativo Comitato direttivo a seguito di nomina da parte del Consiglio Superiore della Magistratura.