"La voce delle donne" di Giovanna Bertola torna a parlare grazie all’inchiesta di quattro studentesse del Bertolucci
La giuria del concorso nazionale Sulle vie della parità, indetto dall'associazione Toponomastica femminile, ha assegnato il secondo premio per la sezione Giornalismo d’inchiesta al progetto presentato da quattro studentesse del liceo scientifico Attilio Bertolucci che, a partire dalla propria passione per il giornalismo, hanno deciso di indagare la figura di una delle prima donne che in Italia ha saputo fare della scrittura uno strumento di lotta, battendosi pubblicamente per l’emancipazione civile e sociale della donna.
Al centro dell’inchiesta a ritroso nel tempo realizzata da Alessia Naso (5D), Adele Spina (5M), Serena Citriniti e Matilde Tragni (5A), la figura di Giovanna Bertola, maestra, giornalista, fondatrice de La voce delle donne, rivista che nasce a Parma nel 1867 con il programma di «educare, istruire, consigliare, parlare di diritti e di doveri» delle donne venendo a rappresentare una novità di assoluto rilievo nel panorama editoriale del nuovo Stato in quanto strumento pubblico per dare voce alla rivendicazione di pari diritti per le donne.
Tra gli obiettivi che l’associazione Toponomastica si propone di raggiungere attraverso il concorso Sulle vie della parità vi sono quelli di “dare visibilità alle donne in tutti gli spazi pubblici, di diffondere l’uso di un linguaggio non sessista e di promuovere percorsi educativo-didattici che possano contrastare atteggiamenti non corretti verso le donne e la società”.
Rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione, “il concorso è finalizzato inoltre a riscoprire e valorizzare, attraverso percorsi spaziali e temporali, fisici, ludici, artistici e narrativi, il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società.”
Mettendosi quindi sulle tracce di figure femminili che, uscendo dal cono d’ombra di un’ingiusta dimenticanza, potessero raccontare il proprio percorso verso il raggiungimento della parità, la scelta delle alunne si è rivolta alla figura di Giovanna Bertola.
Non è un caso che la scelta delle alunne si sia rivolta sulla figura di una giornalista dal momento che le quattro studentesse sono state nel corso del loro percorso scolastico anche appassionate e curiose redattrici del magazine del liceo, coordinato dalla prof.ssa Maria Borelli.
È stata quindi la passione per la scrittura giornalistica, anche nella forma dell’inchiesta, intrecciata a un interesse per le tematiche di genere, che ha portato le alunne a ripercorrere i passi compiti dalla Bertola per costruire una società più giusta e paritaria.
Ed è in questo ruolo, e con queste parole, che le alunne si sono presentate ai giurati che hanno poi premiato il loro lavoro di inchiesta: “Siamo quattro ragazze che fanno parte della redazione del Magazine del Liceo Bertolucci di Parma: scrivere sul nostro giornale scolastico, portando all’attenzione dei nostri compagni temi di attualità e storie quotidiane, ci ha fatto riflettere su quanto sia importante far sentire la propria voce e battersi per i valori in cui crediamo. Per questo ci ha molto colpito la figura di Giovanna Bertola, la sua intraprendenza e il suo precorrere i tempi su questioni davvero molto attuali.”
È stato grazie a un incontro con la scrittrice e giornalista Fabrizia D’Alcò, ospite di una riunione di redazione, che le alunne hanno per la prima volta sentito parlare di Giovanna Bertola, come raccontano le studentesse nel ripercorrere le fasi della loro indagine: “Giovanna Bertola in Garcea è una donna di origini lombarde la cui vicenda umana e professionale ha trovato spazio nel Dizionario Biografico delle Parmigiane uscito nel 2012 a cura di Fabrizia Dalcò; proprio grazie a un incontro con la giornalista, esperta in politiche di genere e appassionata di storia delle donne, siamo venute a conoscenza dell’esperienza di questa figura femminile rivoluzionaria e della sua importante battaglia per l’affrancamento della donna. Una battaglia portata avanti con coraggio sia come educatrice sia come giornalista. Giunta a Parma nel 1864, è qui che Garcea fonda La voce delle donne - Giornale scientifico politico e letterario, considerato il primo giornale di emancipazione femminile italiano".
Un lavoro di inchiesta sulle tracce “parmigiane” lasciate dalla Bertola in archivi e biblioteche, alla scoperta di una figura la cui voce ha ancora molto da raccontare: “Il nostro viaggio alla ricerca della storia di Bertola è iniziato tra le mura dell’Archivio Storico di Parma. Qui, assistite da Francesca Belmessieri, abbiamo toccato con mano i documenti che attestano la sua permanenza nella nostra città: il registro di popolazione del Comune di Parma dell'anno 1865, con cui abbiamo recuperato l’indirizzo di residenza e i nomi dei conviventi della famiglia, il certificato di nascita della figlia Garcea Luisa Letizia in cui vengono riportate anche informazioni riguardo alla sua unione con Carlo Olmi nel 1887. Ci siamo quindi messe in contatto con l’Archivio Diocesano di Mondovì (Cn), che ha provveduto a fornirci l’atto di nascita e di battesimo di Giovanna Bertola.”
Una volta contestualizzata la figura della giornalista da un punto di vista biografico, proseguono le alunne, “abbiamo provveduto a procurarci alcuni testi inerenti alla sua attività con particolare riferimento alle esperienze editoriali. Presso la biblioteca Civica di Parma abbiamo consultato, non senza emozione, La voce delle donne, con una biografia a cura del professor Gino Reggiani, in cui sono raccolte le copie di alcuni numeri dell’omonima rivista che uscì 'in Parma due volte la settimana'. Numerosi gli articoli che attestano le battaglie portate avanti dalla Bertola contro la discriminazione di genere, a favore dei diritti delle donne ma pure l’ampio spettro degli interessi espressi dalla redazione che spaziano tra tematiche scientifiche, politiche e letterarie".
Attraverso ricerche in archivi e biblioteche, "abbiamo trovato anche elementi più specifici riguardanti l’influenza che l’opera della Garcea ha avuto nel mondo di metà Ottocento. Ad esempio, abbiamo scoperto che alcuni dei suoi articoli erano stati addirittura riproposti nel giornale Indipendente del chili di Buenos Aires e il nome di Giovanna, in seguito alla pubblicazione di un suo articolo su Il patriota (quotidiano parmense entrato in stampa negli anni sessanta dell’Ottocento) era diventato noto nel dibattito politico nazionale".
"Nel corso delle nostre ricerche, portate avanti nei mesi del lockdown, quello che più ci ha emozionate è stato poter visionare le prime edizioni della Voce delle donne che ci mettevano in contatto diretto con le riflessioni di questa pionieristica giornalista. Toccare con mano documenti che ci parlavano dal passato è stata per noi un’esperienza emozionante: trovarsi di fronte a una stampa originale ha ricompensato il nostro lavoro investigativo, svolto con qualche difficoltà aggiuntiva a causa del lockdown, e soprattutto ci ha insegnato la bellezza e il valore della ricerca nel vero senso della parola, un'esperienza che non avremmo mai potuto vivere se non andando in prima persona sul campo".
La passione che ha animato il lavoro di ricerca delle alunne viene evidenziata nelle parole con le quali la giuria ha motivato l’assegnazione del premio: "Dalla ricerca traspare la passione per la scoperta di una donna che sicuramente ha precorso i tempi in quanto pioniera in ambito giornalistico", inoltre, proseguono i membri della giuria del premio Annamaria Vicini, Marta Nicoletti, Emma De Pasquale e Matteo Mirabella, risulta “apprezzabile la ricca documentazione allegata così come appare rilevante il potenziale impatto sul territorio, con la proposta di intitolazione di un parco per bambini e bambine, ma anche della diffusione della conoscenza del personaggio".
L’inchiesta svolta per il concorso Sulle vie della parità, osservano le alunne, “ci ha aperto molte strade di riflessione dandoci l’occasione per conoscere una donna che ha fatto la differenza sia sul nostro territorio che fuori da quest’ultimo e la cui voce ha ancora molto da dire. Pensiamo che sarebbe davvero importante poter ricordare in una piazza o in una strada della nostra città questa importante figura femminile che più di 150 anni fa si battè in prima persona perché le donne avessero una voce ed un ruolo pubblico sulla scena sociale e politica.”
Soddisfazione per il lavoro di inchiesta svolto dalle alunne viene espressa da Maria Borelli, responsabile del magazine scolastico: “È stato molto interessante approfondire la figura di Giovanna Bertola con questo gruppo di giovani redattrici. Uno degli obiettivo del nostro magazine d’Istituto è proprio quello di aprire nuovi scenari di approfondimento aiutando i ragazzi a riflettere sul presente, cercando di risalire alle origini delle questioni che ci stanno a cuore. Quest’anno con la nostra redazione ci siamo interrogati spesso sulle questioni della parità di genere, dei diritti, del ruolo che i media hanno nel dare risonanza o meno alle questioni sociali: a metà dell’800 Giovanna Bertola si faceva domande simili quando rivendicava con il suo giornale una voce per le donne. Una coraggiosa visionaria a cui vogliamo ispirarci nel nostro lavoro".