Sono stata molestata da un ministro
Molestie sessuali da parte di un ministro nei confronti di Julia Banks, ex deputata del governo australiano, che in un'autobiografia ha raccontato per la prima volta l'episodio che l'ha vista protagonista nel 2017: "Ha messo la mano appena sopra il mio ginocchio, si è avvicinato lentamente e deliberatamente alla mia coscia e poi più in alto sulla mia gamba", le parole dell'ex avvocato che ha poi lasciato il partito Liberale nel 2018 dopo l’arrivo di Morrison alla guida del governo.
Nessun nome del suo molestatore ma solo un riferimento al fatto che l'uomo è un attuale membro del governo guidato proprio Scott Morrison. L'episodio sarebbe avvenuto, così come descritto nel libro autobiografico, durante una seduta del Parlamento nel 2017 all’interno dell’ufficio del primo ministro, mentre aspettava assieme ad altri membri della coalizione il risultato di un voto notturno nella Camera dei deputati. È qui che un suo collega l'avrebbe toccata “in maniera completamente inappropriata”. Un gesto che la stessa Banks ha definito “incredibilmente sfacciato”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il primo ministro Liberale Scott Morrison che ha definito il comportamento del parlamentare "del tutto inappropriato". Attraverso una nota ufficiale, lo stesso Morrison ha aggiunto che il partito dove ha militato Julia Banks fino al 2018 non era al corrente delle accuse dell'ex avvocato e di averle apprese solo ora. Tra febbraio e marzo in Australia erano emersi diversi scandali su abusi sessuali e comportamenti inappropriati che avevano coinvolto alcuni importanti funzionari e politici, tra cui alcuni esponenti del Partito Liberale. Gli scandali e il diffuso sessismo nell’ambito della politica avevano portato migliaia di donne a manifestare contro le violenze di genere e avevano messo sotto grande pressione il governo di Morrison.
L’ex parlamentare, che ha lasciato il partito Liberale nel 2018 dopo l’arrivo di Morrison alla guida del governo, ha dichiarato che invierà una copia del suo libro autobiografico alla commissione istituita dal governo lo scorso marzo dopo il clamore suscitato da diversi casi di violenza sessuale che hanno investito la politica australiana, provocando una serie di proteste per i diritti delle donne in tutto il paese. Banks tuttavia ha dichiarato che la sua collaborazione con la commissione si limiterà a questo, affermando di non poter essere sicura che la sua privacy sarebbe protetta “sulla base della mia esperienza diretta con il governo Morrison”.